Un lavoro che arriva dritto al cuore per quanto è accaduto. Sì, ma cos’è accaduto? Lo scorso 9 ottobre, il Tribunale di L’Aquila, con una sentenza inattesa, ha riconosciuto il concorso di colpa di alcune vittime del crollo di una palazzina nel corso del terremoto del 6 aprile 2009, quantificando i risarcimenti con una riduzione del 30%. Secondo il collegio giudicante le vittime avrebbero avuto una “condotta incauta” e nonostante fossero stare rassicurate dalle autorità competenti.
Il concorso di colpa, invece, non è stato riconosciuto per altre vittime della stessa palazzina. Stessa situazione, ma sentenze diverse. Ora, al di là dell’evidente contraddizione, è quanto meno inspiegabile che il tribunale abbia riconosciuto una corresponsabilità dei ragazzi morti pari al 30% perché ha ritenuto siano stati imprudenti a non uscire dopo la seconda scossa. Ma, interpretazioni a parte, la sentenza lo afferma chiaramente: “È fondata l’eccezione di concorso di colpa delle vittime, costituendo obiettivamente una condotta incauta quella di trattenersi a dormire nonostante il notorio verificarsi di due scosse nella serata del 5 aprile e poco dopo la mezzanotte del 6 aprile. Concorso che”, prosegue, ”tenuto conto dell’affidamento che i soggetti poi defunti potevano riporre nella capacità dell’edificio di resistere al sisma per essere lo stesso in cemento armato e rimasto in piedi nel corso dello sciame sismico da mesi in atto, può stimarsi nella misura del 30 per cento.
Ne deriva che la responsabilità per ciascun Ministero è del 15 per cento e per il residuo 40 centro in capo agli eredi del costruttore Del Beato”.
Di fronte a tanta assurdità, Davide Lupinetti, il regista di Silvi Marina, brillante allievo dell’accademia del Cinema, delle Arti e delle Scienze in California e che, nella sua pur breve esperienza, può già vantare anche un riconoscimento al Festival del Cinema di Venezia, è passato dalle parole ai fatti. Con un cast composto essenzialmente da una famiglia: Stefano Barretta (papà), Martina Falco (madre) e Maya Barretta (la piccola protagonista), in un freddo pomeriggio di ottobre ha girato, per le vie del centro del capoluogo abruzzese e tra lo stupore di tanti, i momenti più significativi dello spot: in pigiama, scalzi, coperti di polvere, con un cuscino in mano, diretti alla basilica di Collemaggio per mettersi al riparo da altri pericoli. E’ stato un momento molto suggestivo che gli attori coinvolti hanno saputo rendere alla perfezione. Lo spot, di un minuto circa, sarà visibile sui canali Youtube, Instagram e Facebook di Storyrec, a partire dalla mattinata di sabato 19 novembre. Regia di Davide Lupinetti, girato da Davide Lupinetti e Marzio Santoro. Assistenti Roberta Di Pietro, Davide Roveda e Riccardo Trabucco, Marcos Marcelli si è occupato del sound design, una produzione STORYREC.