A L’Aquila è stata scoperta una maxi truffa da polizia e carabinieri, su segnalazione della Polizia Stradale riguardo l’alto numero di rilevamenti di veicoli privi di assicurazione.
Il mondo delle truffe è vasto e variegato, fatto di leggi che vengono raggirate, spinte al limite in modo da tale da rendere quasi indecifrabile il meccanismo fraudolento agli occhi dei meno esperti. Nessuno è, purtroppo, totalmente salvo e l’attenzione ai dettagli è ciò che permette di prevenire certi meccanismi. A L’Aquila però, si è verificata una situazione che era difficile prevedere e che solo delle ricerche mirate sono riuscite a evidenziare.
A finire vittime dei truffatori, sono stati gli automobilisti aquilani. Negli ultimi tempi infatti, i casi di veicoli fermati dalle forze dell’ordine e scoperti manchevoli dell’assicurazione, la polizza RCA prescritta dal Codice della Strada, erano cresciuti in maniera totalmente anomala. La polizia Stradale non ci ha messo troppo a unire i puntini, riuscendo a individuare e sgominare una maxi truffa, che come oggetto aveva false assicurazioni automobilistiche.
Il metodo fraudolento
Guidare sicuri è importante ma, oltre all’attenzione a quello che succede su strada, bisogna porre il giusto giudizio anche nelle questioni burocratiche che paiono più scontate, al fine di evitare brutte sorprese. E una sorpresa non proprio gradita, è quella che si è abbattuta su tanti automobilisti aquilani, ai quali sono state rilasciate finte assicurazioni per le automobili, previo pagamento in contanti.
A iniziare a insospettirsi è stata la Squadra di polizia giudiziaria della Stradale dell’Aquila, che ha rilevato un incremento anomalo dei veicoli che circolavano sprovvisti della polizza RCA, obbligatoria secondo il Codice della Strada, sia per le strada di L’Aquila che per l’autostrada A24. Ciò che accomunava tutti gli automobilisti, oltre all’assenza della polizza, era l’esibizione di certificati assicurativi che credevano autentici.
I certificati esibiti dagli automobilisti, si sono rivelati poi tutti falsi. Gli automobilisti, in quel momento, pensavano però di avere tutte le carte in regola, avendo sottoscritto la polizza con il pagamento in contanti del relativo premio. Il pagamento però, come si rende noto, non serviva a coprire le spese assicurative ma veniva totalmente intascato dal finto assicuratore, un 59enne residente a L’Aquila, già noto alle autorità.
Nella mattinata di giovedì 15 febbraio, un’importante operazione congiunta, portata avanti dagli ufficiali di polizia giudiziaria, polizia e carabinieri, ha portato al sequestro probatorio di quattro PC portatili, due PC da scrivania, uno smartphone, 4 pendrive e centinaia di contratti di assicurazione per ulteriori accertamenti al fine di verificarne la validità. Il responsabile, in passato, è stato radiato dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni con provvedimento del 5 aprile 2022 ma continuava a emettere polizze assicurative senza alcuna validità.