Trovato il mittente delle minacce di morte al Dottore di Messina Denaro. Ecco chi è

È stato rintracciato l’autore delle minacce rivolte al dottor Luciano Mutti, oncologo che aveva in cura l’ex boss mafioso Matteo Messina Denaro.

Uno degli eventi che più ha fatto discutere lo scorso anno, in un dialogo che si è rivelato avere più implicazioni di quante si potesse pensare, vi è stata la cattura del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros avevano individuato il suo covo a Campobello di Mazara, nel trapanese. In quell’occasione, venne tratto in arresto anche Giovanni Luppino, accusato di favoreggiamento alla latitante di Messina Denaro.

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abruzzo.cityrumors.it – Matteo Messina Denaro fa ancora parlare di sè. Foto Ansa

A più di un anno da quel fatto, tanti dettagli sono emersi riguardo il mafioso, dalla sua fitta rete di contatti fino alle sue condizioni di salute al momento della cattura. Il boss infatti, è stato sottoposto a cure mediche a causa di un tumore al colon retto con metastasi, in stadio decisamente avanzato, che l’ha poi condotto alla morte. Una delle figure che era emersa dalle cronache era l’oncologo che curava Messina Denaro, presso l’ospedale San Salvatore di Coppito, in provincia di L’Aquila.

Le minacce al primario

Per Matteo Messina Denaro, viste le sue condizioni precarie di salute dopo la sua cattura, si era reso necessario il ricovero presso un presidio ospedaliero che potesse sottoporlo a delle cure, di natura per lo più palliativa, a causa del tumore al colon retto con metastasi, che lo avrebbe condotto dopo pochi mesi alla morte. In tutta questa situazione, è emersa la figura dell’oncologo che aveva in cura Messina Denaro.

Ecco chi lo voleva morto foto ansa
Ecco chi lo voleva morto – abruzzo.cityrumors.it – Foto Ansa

Si tratta del primario di oncologia presso l’ospedale San Salvatore di Coppito, in provincia di L’Aquila: il dottor Luciano Mutti. Il medico, operante presso il presidio ospedaliero aquilano, erano quindi salito agli onori delle cronache suo malgrado, ritrovandosi in una condizione in cui, la semplice esplicazione del suo lavoro e dovere di medico, era diventata la motivazione che aveva spinto molti a rivolgergli minacce di vario genere. 

A distanza di mesi da quelle minacce però, qualcosa pare essersi mosso. Gli investigatori della Distrettuale Antimafia di L’Aquila sono riusciti a identificare e raggiungere, uno degli autori delle minacce effettuate a mezzo social. Si tratterebbe di un ragazzo ventenne della provincia di Salerno, che per mesi si era reso irreperibile.

Il ragazzo è al momento indagato per minacce palesate con metodo mafioso, nonostante non paia essere in qualche modo effettivamente collegato alla criminalità organizzata. Il ragazzo, coi suoi messaggi, sollecitava il medico prestare le cure migliori a Messina Denaro, altrimenti “lo avrebbe fatto saltare in aria come Falcone e Borsellino”. Il dottor Mutti aveva subito ricevuto una scorta.

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