I fatti risalgono al 2013 quando la squadra anticrimine di Sulmona ricevette la denuncia dei genitori della minorenne contro l’uomo.
Quest’ultimo approfittando della stretta amicizia con i genitori della minore, poteva liberamente avvicinarla e trascorrere con lei alcuni momenti della giornata, avendo anche la possibilità di frequentarsi nelle rispettive abitazioni.
Nel capo d’imputazione all’accusato sono stati contestati vari episodi, tutti riferiti in modo circostanziato dalla minore che una volta che si è accorta delle reali intenzioni dell’uomo non ha esitato a raccontare tutto ai genitori, denunciando il sospetto che l’uomo avesse tentato perfino rapporti completi.