Ha cercato di aggredire la moglie con un bastone davanti alla figlia e l’ha minacciata di morte: una situazione drammatica che non è sfociata in un esito ancora più grave solamente grazie all’arrivo degli agenti del commissariato di Avezzano, la cui azione è servita a bloccare l’uomo.
Il fatto è avvenuto intorno alle 18 dello scorso 10 settembre, quando al 113 è giunta una impellente richiesta di soccorso dinanzi alla quale una pattuglia della Polizia è riuscita a recarsi sul posto immediatamente per tutelare le parti lese della condotta violenta dell’uomo.
Nei confronti del marito è stato emesso un provvedimento restrittivo da parte della Procura della Repubblica di Avezzano, che ha disposto l’allontanamento dell’uomo dal tetto familiare.
L’intervento della Polizia ha evitato il peggio
Quando gli agenti di Polizia sono giunti sul luogo e sono entrati nell’appartamento, hanno trovato l’uomo, un 46enne di Avezzano, già conosciuto per diversi precedenti, in un evidente stato di alterazione psicofisica, determinato con ogni probabilità dell’assunzione di alcolici.
Nonostante la presenza delle forze dell’ordine e della figlia di soli 9 anni, l’uomo ha comunque cercato di aggredire la donna rivolgendole ingiurie e minacciandola di morte.
La polizia è riuscita ad allontanare l’uomo, presentando poi un’istanza alla procura di Avezzano. Il pm, valutata la gravità della situazione, ha emesso subito un’ordinanza restrittiva con la quale è stato disposto l’allontanamento dell’uomo dal tetto familiare al fine di tutelare l’incolumità della donna e quella della bambina.
Il 46enne dovrà ora rispondere dell’accusa di minacce aggravate e continuate, considerato che dalle indagini è emerso come le condotte violente e minacciose nei confronti della moglie fossero un’abitudine da diverso tempo.
Nel corso degli ultimi mesi gli episodi di violenza nei confronti delle donne si siano succeduti con una preoccupante frequenza, e come alcuni di essi siano purtroppo sfociati in casi di omicidio. Rileviamo come il quadro normativo in vigore abbia da tempo introdotto una serie di misure per la tutela delle vittime di violenza domestica e di genere, come la creazione di un canale prioritario per la segnalazione di questi reati, con conseguenti tempi ristretti per l’intervento delle forze dell’ordine e della magistratura. La legge prevede infatti che in caso di denuncia di violenza in casa, la polizia giudiziaria debba intervenire entro 3 ore dalla ricezione della notizia di reato.
Tra le altre misure, anche l’allontanamento dalla casa familiare di chi compie il reato, come avvenuto in questo caso.