Operaio muore schiacciato. I primi avvisi di garanzia

Sono stati emessi i primi avvisi di garanzia per l’incidente avvenuto qualche giorno fa su un terreno della Mausonia, in cui è rimasto ucciso un 55ene, rimasto schiacciato dal carico di un camion.

Viurel Stupariu, questo il nome dell’uomo di origine rumena, residente da anni a L’Aquila con la famiglia, ha infatti perso la vita a causa del cedimento di alcuni blocchi di cemento dal camion che stava scaricando sul proprio terreno.

operaio mortoPer l’episodio la Procura dell’Aquila ha aperto un’inchiesta che ha prodotto i primi avvisi di garanzia. Stando a quanto riporta il quotidiano Il Messaggero, ad essere indagati sono per il momento due operai e il loro titolare. L’ipotesi formulata è che i due operai abbiano superato il peso massimo del materiale che la gru da cui sono caduti i blocchi poteva sopportare.

Un lungo elenco di morti sul lavoro

Si allunga in questo modo il drammatico elenco di morti sul lavoro in Italia, che dallo scorso anno ha visto più di tre persone perdere la vita ogni giorno.

operaio deceduto
Sono stati emessi i primi avvisi di garanzia per la morte di un operaio

Secondo i dati dell’INAIL, nel 2022 si è toccata quota 1090 morti sul lavoro, superiore a quella stimata nel 2021 (1.221 persone). Sebbene ci sia stato un lieve miglioramento rispetto all’anno precedente (131 persone in meno), è evidente come tale dato fosse influenzato dal rallentamento delle attività lavorative a causa dei lockdown da Covid-19.

Insomma, dopo il rallentamento dovuto alla pandemia, il numero di infortuni e le segnalazioni di incidenti è in costante aumento, come peraltro confermato dalle prime statistiche che sono state formulate nel corso di questa parte di nuovo anno: i settori più colpiti sono la sanità, i trasporti e le industrie manifatturiere.

Controlli e ispezioni la ricetta per abbassare il numero di morti

Per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, fondamentale è implementare un maggior numero di controlli ispettivi e fornire una formazione specifica a tutti i lavoratori.

I dati mostrano infatti la presenza di una chiara correlazione tra morti sul lavoro e lavoro irregolare. Si stima che l’economia sommersa in Italia abbia un fatturato di circa 200 miliardi di euro all’anno, di cui 76 miliardi di euro dal mercato del lavoro. Fondamentale è anche investire nella formazione degli addetti ai lavori in tema di sicurezza, ponendo in fruizione le risorse necessarie per garantire che tutti possano lavorare in ambienti dalle condizioni protette e tutelanti.

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