Oltre al danno la beffa: parlano gli esercenti multati dopo le difficoltà del Covid

Avviata raccolta firme per una petizione dei negozianti multati per il mancato versamento della Tosap. Richiesto un incontro col sindaco.

La pandemia da Covid 19, per mesi, ha messo in ginocchio l’Italia intera. Oltre al fattore salute, uno degli aspetti che più ha creato problemi sotto vari fronti è stato quello economico e, a risentirne maggiormente, sono stati i commercianti e gli imprenditori, che hanno subito diverse perdite a cui le politiche nazionali hanno posto solo dei freni provvisori. Ora però, c’è di più e i negozianti non ci stanno.

NEGOZIANTI INFURIATI
NEGOZIANTI INFURIATI abruzzo.cityrumors.it

Diverse multe sono state erogate ai negozianti del centro storico di Sulmona, il motivo parrebbe essere il mancato versamento della Tosap, la Tassa di occupazione del suolo pubblico. In un dedalo di accordi e burocrazia, difficile da districare, si è inserito il sindaco Gianfranco Di Piero che si è mostrato dalla parte dei negozianti, chiedendo che le 42 sanzioni amministrative erogate, passino tutte al riesame.

La rabbia dei negozianti

Beffati, così si sono sentiti i commercianti del centro storico di Sulmona, quando si sono visti recapitare sanzioni amministrative da centinaia di euro, per un mancato pagamento della Tosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico. Beffati dalla lentezza di una burocrazia, che non ha permesso l’esplicazione delle giuste misure nei giusti tempi. Ma cerchiamo di capire meglio i fatti.

Dopo il Covid, un disastro
Dopo il Covid, un disastro abruzzo.cityrumors.it

Durante l’emergenza Covid, erano state concesse esenzioni per la Tosap fino a marzo 2022, prorogate a Sulmona fino a settembre dello stesso anno. Non appena il periodo di esenzione è passato, sono scattati i controlli dei vigili urbani come atto dovuto, dopo la comunicazione della Soget, società incaricata dal Comune di Sulmona per la gestione della Tosap ed erano stati rilevati dei mancati pagamenti.

Ciò che gli esercenti chiedono, con la loro petizione promossa da Franco Ruggieri, è di incontrare il sindaco Di Piero e di formulare, insieme, un metodo che permetta una più rapida evasione delle pratiche, viste le tante anomalie rilevate. Come lo stesso Ruggieri dichiara infatti:”Nel mio caso l’area occupata non è nemmeno suolo pubblico ma ad uso pubblico”, ribadendo come non sia giusto far passare la categoria per morosa, dopo i danni dell’emergenza pandemica.

A Ruggieri, si uniscono tante dichiarazioni, come quella di Isabella Cianferra:”Andrebbero rispettati diritti e doveri di tutti: autorità competenti e fruitori del servizio e poi capire da che parte puntare il dito” a cui si aggiunge Alessandro Candido:”Sembra che invece di fare prevenzione si stia aspettando l’errore. C’erano anche delle proroghe post Covid che sono state forse mal comprese”. Si attendono ora i risultati del riesame.

 

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