Migliaia di cartelle esattoriali per bollette non pagate: ecco chi riceverà i provvedimenti coattivi

Non sembrano esservi ripensamenti da parte del Comune de L’Aquila, che intende procedere con la riscossione delle bollette non pagate dagli sfollati ospitati nel Progetto Case e nei Map.

La vicenda, di cui avevamo parlato tempo fa, si arricchisce così di una nuova puntata sgradita per gli aquilani, che si vedranno ora recapitare circa 1.700 cartelle di pagamento.

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La riscossione coattiva per le utenze inevase è al via – abruzzo.cityrumors.it

Ad occuparsi del processo di riscossione coattiva sarà l’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che incaricata da una determina di giunta, si occuperà di recuperare le somme relative alle utenze mai saldate riferibili al periodo 2010 – 2013, per un importo complessivo che supera di poco i 600 mila euro, di cui 573 mila euro riconducibili alle utenze effettive e più di 30 mila euro di interessi maturati, oltre a 3.108 euro di spese di notifica.

La determina del Comune

Il provvedimento è dunque molto chiaro. “Tutti gli assegnatari di alloggi del Progetto Case e dei Moduli abitativi provvisori (Map) sono tenuti al pagamento del canone concessorio stabilito dai comuni e a sostenere le spese per la manutenzione ordinaria degli stessi e delle parti comuni – si legge infatti nella determina, che continua che – per la gestione della complessa situazione emergenziale delineatasi a seguito degli eventi sismici, per l’edilizia residenziale pubblica, Progetto Case e Map, i comuni ripartiscono i consumi rilevati per ogni edificio, anche per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, secondo le superfici lorde coperte degli alloggi”.

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La determina del Comune sembra essere molto chiara – abruzzo.cityrumors.it

Nel suo testo, poi, la determina ricostruisce quali siano stati i principali passaggi dei canoni di compartecipazione, istituiti nel 2011 e sostituiti nel 2015 dal nuovo canone concessorio, composto da canone di locazione e canone di compartecipazione per le spese condominiali.

I decreti del sindaco di assegnazione degli alloggi, sottoscritti per accettazione dagli assegnatari – si legge ancora nel provvedimento comunale – unitamente a tutte le altre clausole e prescrizioni, pongono in maniera chiara a carico dei medesimi le voci di spesa e costi: si è reso pertanto necessario procedere alla riscossione dei canoni concessori e delle spese per i consumi di energia elettrica, acqua e gas per i servizi centralizzati e condominiali”.

Quindi, le motivazioni della riscossione che, precisa la determina, è motivata dal fatto che parte degli assegnatari degli alloggi non ha provveduto al pagamento delle bollette delle utenze per le annualità 2010-2013 entro le scadenze, nonostante “gli avvisi di accertamento emessi e notificati” ma in diversi casi rimasti inevasi anche dopo 60 giorni dalla notifica.

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