I liquori d’Abruzzo finiscono su Canale 5: Striscia la Notizia colpisce ancora

Striscia la notizia è tornata in Abruzzo con la sua rubrica “Paesi, paesaggi…”: una tappa che ha interessato una produzione tipica della regione, premiata da un servizio che ha riscosso molto interesse, non solamente nel territorio.

A fare da sfondo alla storia di cui si è occupato Davide Rampello è stato il borgo di Pescasseroli, in provincia de L’Aquila, dove tra le produzioni locali se ne annovera una che è ben apprezzata in tutta Italia e che continua ad alimentare un settore particolarmente vivace, che guarda al futuro senza tuttavia dimenticare l’importanza di mantenere intatte le tradizioni e le ricette di un’epoca che fu.

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Striscia la notizia torna in Abruzzo per occuparsi della produzione di alcuni prodotti tipici del territorio – abruzzo.cityrumors.it – Fonte Pixabay

E così, il paesaggio del Parco Nazionale d’Abruzzo ha ospitato la troupe di Striscia la notizia che si è occupata di Giuseppe, la cui famiglia da generazioni e generazioni prepara infusi d’erbe e liquori con le piante locali, premiando in questo modo il grande valore che la natura di questo territorio incontaminato continua a regalare a tutti coloro i quali hanno la sapienza e la pazienza di metterla adeguatamente a frutto.

Il liquore di ginepro, una specialità sempre più apprezzata

La specialità di cui si è occupata Striscia la notizia nella sua escursione a Pescasseroli è il celebre liquore di ginepro, un liquore con una gradazione alcolica molto importante, pari a  60 gradi, che è divenuto uno dei simboli enogastronomici di tutto il territorio. Qui l’inviato di Striscia ne ha ripercorso tutte le fasi di preparazione, partendo dalla raccolta delle erbe nel bosco alla cristallizzazione dei rametti in bottiglia che, ricoperti di zucchero, creano un effetto boule de neige.

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Tra le produzioni più apprezzate e famose c’è anche il liquore di ginepro, creato con pazienza in un lungo processo artigianale – abruzzo.cityrumors.it – Fonte Pixabay

Le bacche di ginepro vengono lasciate riposare in alcol puro per alcune settimane, con un processo di estrazione completamente artigianale che richiede molta pazienza. Quindi, l’alcol aromatizzato viene unito al ginepro, lavorando in bottiglia.

Non è questa, però, l’unica specialità di Giuseppe di cui si è occupata Striscia. A catturare l’attenzione è stato anche il Ratafià, un liquore che per tradizione si beveva subito dopo la ratifica di un contratto notarile, al fine di sancirne il patto. D’altronde, il suo nome deriva proprio dall’espressione “ut rata fiat”: sia ratificato l’atto, andando così a suggellare il rogito in un modo sicuramente piacevole!

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