L’Aquila, macabra scoperta a scuola: lo hanno trovato così…

Due giovani del capoluogo abruzzese decidono di trascorre una giornata diversa andando alla scoperta di una vecchia scuola oramai in disuso 

Sarà sembrata una di quelle scene da film horror quando, all’interno di quell’edificio abbandonato, che un tempo era una delle scuole elementari del capoluogo abruzzese, con la poca luce che filtrava dalle assi poste davanti alle finestre usate per sigillarle, si sono imbattuti in un ritrovamento davvero incredibile. Nella penombra c’era il cadavere oramai mummificato di un uomo morto nella struttura chissà da quanto tempo e nessuno se ne era accorto prima.

Macabra scoperta
L’Aquila, macabra scoperta a scuola: lo hanno trovato così… – Abruzzocityrumors.it

Un ritrovamento incredibile

E’ la moda del momento. L’esplorazione urbana, in gergo, da parte di giovani frequentatori di social e Youtube, “urbex”, la voglia di scoprire cosa si cela all’interno di un edificio, una casa, un magazzino oramai in disuso e chiuso da anni. Tutto filmato con i propri smartphone e poi messo in tempo reale in rete per condividerlo con i followers.

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L'Aquila
Un ritrovamento incredibile – Abruzzocityrumors.it

Ma questa volta per due giovani youtuber abruzzesi l’esplorazione di quella vecchia scuola oramai chiusa da anni, dismessa dalla sua funzione di plesso scolastico e ridotta soltanto in una catapecchia sul punto di crollare, ha riservato una sorpresa davvero inquietante che ha messo a dura prova anche il loro sangue freddo. I ragazzi si sono imbattuti nel cadavere di un uomo in avanzato stato di decomposizione che, per il suo stato quasi di mummificazione, esalava un odore davvero impossibile da respirare.

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Momenti di grande paura

Dopo un primo momento di ovvio nervosismo, i due ragazzi hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine, avvertendo del macabro ritrovamento e attendendo poi l’arrivo dei militari sul posto. La scoperta è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, all’ultimo piano dell’ex istituto d’arte Muzi, la scuola di via Filomusi Guelfi, a Villa Gioia, a L’Aquila, in stato di abbandono ormai da anni, situata in pieno centro a poca distanza dal palazzo di giustizia. Il corpo dell’uomo di circa 40 anni, di origini marocchine, era situato all’interno di un’aula, tra banchi, cattedre, sedie e altre suppellettili oramai crollate a terra. Secondo le prime ricostruzioni, la vittima era un senzatetto, originario dell’Emilia Romagna, già destinatario di un foglio di via, scomparso infatti da mesi. Secondo i primi controlli, gli stessi inquirenti escludono una morte violenta.

Momenti di grande paura – Abruzzocityrumors.it

La stanza appariva infatti in condizioni terribili tra escrementi, residui di cibo, bottiglie varie e mozziconi di sigarette, come se l’uomo avesse vissuto all’interno della scuola abbandonata per parecchi giorni prima che per qualche motivo rimanesse privo di vita. C’è voluto anche del tempo per rimuovere il corpo da parte del personale addetto per poterlo poi trasportare all’obitorio comunale dove verrà comunque effettuata l’autopsia. Sul caso e sull’evidente degrado che persiste in alcune zone della città e sulla situazione in cui sono costretti a vivere alcuni senza tetto è immediatamente scoppiata anche una bagarre politica con le forze di minoranza che in consiglio comunale hanno diffuso una dura nota in cui sottolineano come “il Sindaco si trovi in Giappone per celebrare i successi della ricostruzione post-sisma aquilana, mentre nella nostra città si consuma l’ennesima tragedia silenziosa”.

 

 

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