Il tema dell’ambiente continua ad essere molto dibattuto in tutto il mondo. E nel capoluogo abruzzese nelle scorse ore è stato effettuato un blitz a sorpresa
L’inquinamento è un tema che ormai da tempo è dibattuto a livello mondiale. Da tempo si sta provando a trovare una soluzione, ma per il momento questa ancora non è arrivata. In attesa di capire quali soluzioni andranno trovate, le autorità locali proseguono con operazioni importanti e che hanno come obiettivo portare alla luce tutte le attività illegali e smantellare qualsiasi associazione che ha come obiettivo quello di fare male all’ambiente.

Nelle ultime ore a Pescara è stato effettuato un blitz con diverse persone fermate. Si tratta di imprenditori che avevano effettuato alcune operazioni contro l’ambiente e per questo motivo nei loro confronti sono scattate le manette. Naturalmente la posizione è al vaglio degli inquirenti e vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Ma andiamo a vedere nei dettagli cosa è successo e quali sono stati motivi che hanno fatto scattare la misura cautelare nei loro confronti.
Ambiente inquinato: scattano le manette
Le manette sono scattate nei confronti di sette imprenditori. Di questi cinque sono artigiani titolari di autocarrozzerie. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alcuni dei soggetti denunciati durante alcuni lavori avrebbero emesso alcuni elementi inquinanti nell’atmosfera. Si tratta di sostanze che sono arrivati nell’aria attraverso i camini esterni a servizio dei forni utilizzati per la verniciatura dei veicoli e pezzi di carrozzeria delle auto a loro affidate per aggiustarle.
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I forestali hanno denunciato il titolare di una cava e anche un titolare di una azienda agricola che ha appiccato il fuoco a dei rifiuti speciali. Si tratta di un qualcosa che ha sicuramente creato un danno importante all’ambiente. Ora nei loro confronti c’è una denuncia a piede libero, ma il rischio è molto importante.

Le sette persone rischiano, infatti, rischiano un carcere fino a due anni e una ammenda che può arrivare anche a 10mila euro. Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per capire meglio la loro posizione e solamente nelle prossime settimane capiremo meglio quale sarà la decisione della magistratura nei loro confronti.