L’inchiesta è quella della procura della Repubblica dell’Aquila relativa ai moduli abitativi provvisori (Map), realizzati con qualità scadente nel post terremoto 2009 di Cansatessa, San Vittorino, Arischia e Tempera.
Ragone, in veste componente della task force ‘Gran Sasso’, esaminava lo stato dei lavori e il rispetto delle norme imposte da palazzo Chigi.
Per questa vicenda, nel 2013 Ragone è finito agli arresti domiciliari per i reati di corruzione, peculato, estorsione, falso e truffa ai danni dello Stato. Ragone è assistito dall’avvocato aquilano Amedeo Ciuffetelli.