La segnalazione, firmata dal segretario provinciale, Francesco Marrelli, e dal segretari provinciale Cgil Fp, Anthony Pasqualone, è stata inviata anche al prefetto dell’Aquila, ai carabinieri del Nas, al ministro della Salute, al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì.
“Da febbraio poco o nulla è stato fatto per reperire nuova forza lavoro e sopperire alle già drammatiche carenze, in prospettiva di affrontare un’impennata di ricoveri dovuti alla pandemia – si legge nell’esposto della Cgil – La gestione del rischio Covid-19 nelle strutture sanitarie pubbliche della provincia si staripercuotendo negativamente sui livelli di assistenza sanitaria; dalle misure organizzative predisposte dalla Asl Avezzano Sulmona L’Aquila deriva una contrazione nella facoltà di accesso dei cittadini a cure e assistenza sanitaria”.
Il sindacato mette in evidenza il drammatico quadro complessivo: cronica, storica e strutturale carenza di personale, accorpamenti di reparti, impossibilità di garantire percorsi separati per pazienti Covid e non Covid, carenza di posti letto Covid, mancata esecuzione periodica di tamponi agli operatori sanitari, carenza di reattivi per l’esecuzione dei tamponi alla popolazione, strutture carenti e/o fatiscenti, esiguità nella fornitura di Dpi idonei, mancato confronto con i vertici aziendali sulle modalità di gestione dell’emergenza in tema di sicurezza sul lavoro, continui trasferimenti del personale: solo alcuni degli enormi problemi e delle gravi criticità che si riscontrano e che ci vengono segnalati da lavoratori della Asl o apprendiamo dagli organi di stampa, atteso che nessuna informazione viene effettuata direttamente dalla Asl 1″.