Difficile garantire una vita dignitosa. Chi sono i nuovi poveri a L’Aquila

Cresce ancora il peso della povertà all’Aquila, così come nel resto del territorio abruzzese e, in fondo, di tutto il Paese.

A parlare del tema, toccando quotidianamente con mano che cosa significhi dare supporto alle persone meno abbienti, sono stati padre Quirino Salomone, guida spirituale del Movimento Celestiniano, e Paolo Giorgi, presidente della Fraterna Tau, che in occasione di una recente occasione di solidarietà hanno cercato di fare il punto sulle dimensioni e sulle caratteristiche del problema.

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Cresce ancora il numero dei poveri a L’Aquila: ecco cosa ci dicono le ultime statistiche sul territorio – abruzzo.cityrumors.it – Fonte Pixabay

Il disagio economico e sociale che questa città vive è innegabile – ha esordito Giorgi, precisando che – parliamo di una città che ha conosciuto la sofferenza del terremoto e, a distanza di quindici anni, convive con una ricostruzione ancora incompleta e con il conseguente disagio sociale aggravato dalle restrizioni della pandemia”.

I numeri del Rapporto Povertà 2023 sono impietosi

I numeri condivisi nel Rapporto Povertà 2023 di Caritas Italiana sono d’altronde particolarmente impietosi, lasciando intendere che quelle aquilane sono tra le famiglie maggiormente colpite da povertà assoluta, così come molte delle realtà del Meridione, con il 12,1% delle famiglie che vive con meno di 780 euro al mese.

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La situazione si è notevolmente aggravata dopo il drammatico sisma e riguarda oggi anche molte famiglie di giovani e di lavoratori, i c.d. working poor – abruzzo.cityrumors.it – Fonte Pixabay

Dalla stessa indagine emerge poi che in Abruzzo vivono oltre 6.000 famiglie assistite, con una condizione che negli anni è cresciuta significativamente.

Fa eco a tali dati la Cgil, che in una propria analisi condivide che “per migliaia di lavoratori il reddito dopo la pandemia ha subìto una drastica riduzione dovuta alla sospensione dei rapporti di lavoro tramite l’utilizzo degli ammortizzatori sociali; il confronto in percentuale delle ore di cassa integrazione ordinaria per gli anni 2019-2020 ha fatto registrare un incremento del 17,79%”.

A crescere sono anche le richieste di sostegno da parte dei più giovani, con L’Aquila che fa i conti con il crescente aumento del fenomeno dei c.d. working poor, lavoratori che non riescono a garantire un reddito sufficiente a una vita dignitosa, e che sono oggi il 9,4% dei lavoratori aquilani, specie chi ha in carico figli piccoli.

Sono proprio queste situazioni, in fondo, a rendere molto difficile una statistica precisa delle effettive condizioni di povertà della cittadinanza, unitamente alla vergogna che molte persone provano nel chiedere aiuto, e che impedisce loro di avere accesso ai servizi sociali disponibili.

 

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