L’Aquila. Nella giornata odierna, alle ore 11.00 presso la Sala Calvitti della Questura, dopo una breve presentazione da parte del Questore, Dr. Vittorio Rizzi, e del Governatore del Distretto 2090 del Rotary International, Avv. Marco Bellingacci, è stata inaugurata la stanza per l’ascolto protetto delle vittime di violenza di genere denominata “Sala Erica”.
Nel corso della conferenza il Questore ha spiegato la motivazione della scelta del nome “Erica”. La scelta è ricaduta sulla pianta dell’erica perché secondo un’antica leggenda la stessa era dimora delle fate ed era sconsigliato addormentarsi nelle sue vicinanze in quanto si correva il rischio di esssere rapiti e condotti alle porte dell’Aldilà.
Il Questore, inoltre, ha precisato “perché la Sala Erica”: alle volte per dare un senso al “perché”, occorre dare un senso “per chi”, ed infatti, ha voluto dedicare idealmente l’evento di oggi ad una donna cui fanno riferimento i quotidiani nazionali odierni, in coma da undici mesi a causa delle percosse dell’ex compagno, e che oggi sta lentamente migliorando
Alla cerimonia hanno preso parte, oltre al Governatore, il Presidente del Rotary L’Aquila, Dr. Giovanni Pisano, il Presidente del Rotary Gran Sasso L’Aquila, Dr. Renzo Giuliani e la Presidente della Inner Wheel International di L’Aquila, Dr.ssa Paola Poli, che ha proceduto al taglio del nastro.
Presenti all’inaugurazione il Sig. Prefetto, S.E. Francesco Alecci, il Procuratore della Repubblica, Dr. Fausto Cardella, il Presidente Vicario della Corte di Appello, Dr. Augusto Pace, il Procuratore del Tribunale dei Minori, Dr. Roberto Polella, il Giudice del Tribunale dei Minori, Dr.ssa Cecilia Angrisano, l’Assessore alle Pari Opportunità del Comune di L’Aquila, Dr.ssa Emanuela Iorio, l’Assessore Provinciale alle Pari Opportunità, Ersilia Lancia, la Rappresentante Legale del “Centro Antiviolenza di L’Aquila – Melusine”, Anna Tellini, la Presidente dell’Associazione “L’Aquila città per le donne”, Dr.ssa Laura Tinari, nonché rappresentanti locali delle Forze Militari e Civili.