Così il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha commentato oggi l’inaugurazione, all’Aquila, del nuovo stabilimento di Thales Alenia Space Italia nella zona industriale Campo di Pile, ricostruito in due anni con un investimento di 42 milioni di euro. Lo stabilimento dell’Aquila è il più importante centro di produzione di tecnologie spaziali in Italia.
Il vertice di Thales Alenia Space, sia a livello nazionale che internazionale, ha ribadito l’impegno dell’azienda a dare peso ancora maggiore alla sede aquilana. Un investimento sull’industria aerospaziale italiana ma, soprattutto, una scommessa sul futuro dell’Abruzzo. Il vertice di Thales Alenia Space, sia a livello nazionale che internazionale, ha ribadito l’impegno dell’azienda a dare peso ancora maggiore alla sede aquilana. “Avete ritenuto di non abbandonare questo territorio nel momento del bisogno – ha aggiunto Chiodi rivolgendosi ancora alla dirigenza – e, ancora più coraggiosamente, avete pensato a rafforzare la vostra presenza a sostegno dell’economia locale, dei suoi addetti, delle loro famiglie. Noi abbiamo messo in campo una serie di politiche adatte a migliorare il terreno su cui si basa la vostra presenza qui all’Aquila: investimenti nei beni immateriali, nel sapere, nella cultura, promozione di investimenti per la ricerca, l’innovazione, l’hi-tech. Il Governo regionale ha fatto molto su questo fronte: la nostra prima preoccupazione, dopo la tragedia, è stata quella di riaprire le scuole, per non recidere uno dei legami più forti tra le famiglie e il territorio, evitando ciò che per molti era inevitabile, ovvero lo spopolamento della città dell’Aquila appena colpita a morte dal terremoto dell’aprile 2009. Ho voluto, personalmente e con forza, che all’Aquila, città della cultura per eccellenza, nascesse il Gran Sasso science institute, destinato a calamitare tanti ragazzi provenienti da tutto il Mondo. La Thales Alenia, con le sue avanguardie, qui in Abruzzo è buona compagnia nell’alta formazione. Cito, solo a titolo esemplificativo, i Laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso, gli impianti spaziali del Fucino, i molti Centri di ricerca che, come Regione Abruzzo, continuiamo finanziariamente a sostenere. Abbiamo il sogno di fare dell’Aquila, dell’Abruzzo, un vero cenacolo, dove giovani di ogni dove con voglia di studiare, di sacrificarsi per il loro futuro, ricercatori talentuosi e già affermati scienziati possano incontrarsi per creare, e diffondere, sapere”.