L’ultimo episodio si è verificato nel quartiere di Sant’Antonio, dove basta un po’ di pioggia per provocare degli allegamenti ai quali si uniscono poi cattivi odori e liquidi fognari che fuoriescono dalle condotte che attraversano i soffitti. Senza parlare dei tombini divelti, dell’impianto di illuminazione che funziona solo di giorno, del riscaldamento che non riscalda e dei topi che ormai si sono impadroniti della zona.
I residenti del quartiere hanno già inoltrato la segnalazione agli uffici competenti. Ma purtroppo potrebbe non bastare.
A quattro anni e mezzo dalla loro collocazione, a seguito del terremoto, le abitazioni avrebbero bisogno di un profondo restayling. L’inverno è alle porte: cosa succederà quando la temperatura esterna raggiungerà i minimi stagionali?