“All’associazione Giostra e agli eventi legati al torneo cavalleresco abbiamo dato un taglio sociale – ha spiegato Taglieri – per questo motivo la Giostra è presente anche in momenti di difficoltà della città”.
Il presidente dell’associazione ha espresso solidarietà agli avvocati e ai dipendenti del Tribunale in lotta, ricordando che la battaglia è di tutti: “se Sulmona perde un presidio pubblico fondamentale, un simbolo essenziale, come il Tribunale, non sarà più una città, ma un paesone”. Riferito a dichiarazioni del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, Taglieri ha aggiunto che “certe solidarietà sono inutili, perché prima si dichiara il sostegno alla battaglia a salvaguardia degli uffici giudiziari del centro Abruzzo, e subito dopo si aggiunge che il Tribunale aquilano è pronto ad accogliere gli uffici sulmonesi”. Taglieri, dunque, ha auspicato che questa battaglia, cominciando proprio dal popolo della Giostra, coinvolga l’intera cittadinanza del comprensorio che abbraccia Conca Peligna, Valle Subequana, Valle Sagittario ed Alto Sangro, convincendosi tutti che “è una battaglia di sopravvivenza, di civiltà e di democrazia, al servizio di diritti inalienabili dei cittadini e non una lotta a tutela degli interessi solo di alcune categorie”.
Secondo Taglieri la preoccupazione non è solo per il presente, ma “per il futuro di tanti giovani che vivono nella nostra città e nel comprensorio, che hanno voglia di restare qui, come testimonia anche il loro impegno assiduo per dare vita agli eventi della Giostra Cavalleresca, un momento culturale molto importante, perché di grande valenza sociale, che non si riduce a mero fatto ludico”.
Per il presidente della Giostra “non bisogna abbassare la guardia: il Tribunale, la città ed il comprensorio non possono morire e per questi motivi l’associazione sarà sempre accanto a chi lotta per i sacrosanti diritti e interessi dei cittadini del capoluogo peligno e dell’intero comprensorio”.