Lo sa bene l’Amministrazione provinciale Del Corvo, che ha approvato in Giunta, la delibera con la quale, per quanto riguarda l’arteria stradale di accesso al Centro che parte dalla S.P. n. 20 Marruviana, tratto nello specifico di competenza dei Comuni limitrofi a seguito della riclassificazione stradale, ha autorizzato, in via straordinaria, il settore Viabilità, Logistica e Protezione Civile della Provincia dell’Aquila, ad intervenire sulla strada di accesso al Centro Spaziale “Piero Fanti”, per ripristinare parzialmente la pavimentazione, mediante interventi di rappezzatura del manto stradale e chiusura buche.
“Un intervento puramente collaborativo e sussidiario nell’azione amministrativa dei Comuni stessi, – ha dichiarato il presidente Del Corvo – vista l’urgenza di ripristinare le condizioni minime di sicurezza della circolazione stradale. Abbiamo deciso, in via del tutto eccezionale e considerando che il Centro Spaziale è uno dei teleporti con il più grande numero di antenne al mondo e rappresenta per la sua storia, per il suo indotto lavorativo e prestigio internazionale, un punto di riferimento per la Regione Abruzzo e per il nostro Paese, di aiutare, con i fondi delle casse della Provincia, i Comuni, al fine di consentire in maniera sicura i numerosi e quotidiani ingressi alla Telespazio. Una dimostrazione di quanto la Provincia dell’Aquila, attraverso la politica dei fatti e non dei proclami, è in grado di sostenere il territorio, mantenendone ben salde le proprie risorse. La sicurezza, anche in questo caso, è al centro dell’attività amministrativa dell’Ente, che è in prima linea sull’incolumità dei suoi cittadini. Le 15.000 firme raccolte che ho allegato alla lettera inviata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, – continua Del Corvo – sono accorate grida, affinché sia dedicata la giusta attenzione alla questione legata alla sicurezza viaria nel Fucino, dove le strade sono macchiate di sangue e per le quali la Provincia ha pronto, da tempo, il progetto per la messa in sicurezza di uno dei percorsi più pericolosi della Marsica. Sarebbe auspicabile che anche altre Istituzioni, si interessassero alla questione attraverso lo stanziamento di appositi fondi. In periodi di crisi l’unione fa la forza!”