Effettuata una rapida perlustrazione, rinvenivano sotto la scarpata la carcassa di un cervo maschio al quale erano state recise e asportate testa e testicoli.Considerato che la carcassa non presentava segni di predazione, è stato ipotizzato che si sia trattato di un atto di bracconaggio. La carcassa è stata recuperata ed inviata all’Istituto Zooprofilattico per gli accertamenti del caso. Sono state subito disposte indagini, da parte delle Guardie del Parco, per cercare di acquisire ogni elemento utile alla individuazione dei responsabili, inviando, nel contempo, notizia del reato alla Procura della Repubblica di Sulmona, alla quale è stato inoltrato il verbale di sequestro della carcassa, alle cui operazioni hanno partecipato anche gli agenti del Corpo Forestale dello Stato.”Si tratta di un fatto molto grave – ha dichiarato Renato Di Cola Responsabile del Servizio di Sorveglianza e dell’Area Amministrativa – anche perché è avvenuto nel cuore del Parco, e con modalità che dimostrano che, nonostante i buoni risultati contro il bracconaggio fin qui conseguiti, il fenomeno purtroppo non può certamente ritenersi eliminato”Il Direttore del Parco Dario Febbo, nel ribadire i costruttivi rapporti instaurati dal Parco con il mondo venatorio, ha sottolineato che per i bracconieri non ci sarà tregua.