Il caso aveva suscitato così tanto clamore che lo scorso 23 ottobre il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, gli aveva anche concesso un permesso di soggiorno di sei mesi per motivi umanitari.
Oggi si torna a parlare di lui, ma per altri motivi.
Adoiu Abderrahim, clandestino, aveva manifestato il desiderio di rifarsi una vita “pulita”. Ma evidentemente così non è stato, visto che i carabinieri di Avezzano lo hanno sorpreso mentre spacciava in strada. Per lui sono scattate le manette. In carcere sono finiti anche il fratello, che ha cercato di addossarsi ogni responsabilità, e un connazionale.
Adoiu è stato sorpreso mentre cedeva, nei pressi della stazione ferroviaria, poco meno di 25 grammi di hashish ad un trentenne ucraino. Nel corso dell’operazione antidroga è stato, inoltre, arrestato, sempre per concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti, anche il fratello, Rachid Adoiou di 34 anni, ed un altro marocchino, Hicham Abouayoub di 38 anni. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati ulteriori 45 grammi di hashish e 2,5 grammi di cocaina, tutti ripartiti in dosi. Sequestrato, poi, materiale idoneo per il confezionamento in dosi dello stupefacente, compreso un bilancino elettronico di precisione.
I tre si trovano rinchiusi nel carcere di Avezzano a disposizione del pubblico ministero della procura della Repubblica di Avezzano, Maurizio Cerrato, titolare del relativo procedimento penale.