L’Aquila. È un inizio autunno che non dà tregua agli animali indifesi dell’Aquila.
Dopo l’abbandono di pochi giorni fa di una cucciolata appena nata nel letto di un fiume in zona S.Vittorino, ieri mattina volontari e collaboratori della Sezione dell’Aquila della Lega Nazionale per la Difesa del Cane sono stati allertati della presenza, nei pressi del rifugio dell’associazione – a Paganica – di alcuni cuccioli: subito intervenuti, i volontari hanno trovato quattro piccoli. Uno era già morto (molto probabilmente di stenti), mentre gli altri tre giacevano in mezzo ad un campo, magrissimi, infreddoliti e fradici di pioggia.
I cuccioli, incroci di cane da caccia, hanno circa 50 giorni, sono due maschi ed una femmina e sono stati subito ricoverati presso la struttura, per essere rifocillati: hanno mangiato e bevuto voracemente, come se non lo facessero da giorni e si sono presto sistemati nella cuccia messa loro a disposizione.
Nei pressi della zona del ritrovamento dei cuccioli, i volontari hanno rinvenuto una piccola ciotola rossa, “forse messa – precisano in una nota – dalla mano criminale che li ha abbandonati, per scaricarsi la coscienza almeno un po’. Notiamo con rammarico che nonostante le decennali campagne di informazione e sensibilizzazione, nonostante l’inasprimento delle pene per chi compie questo tipo di reati, la realtà dell’Aquila e dintorni, sembra essere immune a tutto ciò: la mentalità retrograda e – ripetiamo – criminale, sembra sovrastare tutto il prezioso lavoro fatto in questi anni, traducendosi in gesti come questo. Anche a questi cuccioli, auguriamo un’esistenza serena e faremo tutto quanto in nostro potere per cercare loro – dopo le profilassi veterinarie necessarie – delle buone adozioni; già nella mattinata di oggi i cuccioli sono stati visitati dal veterinario responsabile della struttura e microchippati”.