Il Tar ha accolto il ricorso presentato contro la Regione dall’impresa teramana Cingoli Nicola & figlio Srl, arrivata seconda nella gara d’appalto. I giudici amministrativi hanno disposto la sospensiva dell’affidamento all’impresa vincitrice, la General Costruzioni srl di Isernia, e fissato al 7 febbraio 2018 l’udienza di merito.
I lavori erano stati affidati alla ditta molisana al culmine di un lungo stop causato dall’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila su una serie di appalti regionali che vede al centro proprio la gara di palazzo Centi, con alcuni funzionari, amministratori e tecnici esterni indagati. Dopo la riconsegna, da parte della Procura, della documentazione, la Regione, sentiti anche i magistrati, aveva deciso di andare avanti con i lavori, anche alla luce delle sollecitazioni dell’impresa molisana. Ora il nuovo stop innescato dall’istanza dell’impresa teramana.
Il ricorso di Cingoli, curato dall’avvocato Antonio Morgante del foro di Avezzano, è fondato sul fatto che, in sede di risposta al bando di gara, la General Costruzioni non avrebbe dichiarato, al contrario di quanto previsto dalla legge, di essere stata oggetto di risoluzione contrattuale in un precedente appalto.