L’incontro, che ha avuto come principale tema lo sviluppo turistico del territorio, è stato il primo a vedere la co-partecipazione di vari Enti per la relizzazione di un programma di incremento del turismo unitario e integrato.
“Le iniziative parcellizzate” ha commentato De Santis “non hanno mai prodotto nulla di buono per l’intero territorio. Troppo spesso capita che i turisti si rechino nei Comuni del comprensorio dell’aquilano non visitando, neanche per poco tempo, la nostra Città. Questo incontro è nato per dare vita ad un progetto più vasto che superi la frammentazione turistica, anche alla luce delle nuove disposizioni regionali. È necessaria infatti una sinergia efficace che si concretizzi in iniziative condivise e destinate a produrre sempre maggiori risultati sul piano della promozione e della crescita del turismo locale. È per questo che tutti i presenti alla riunione di oggi hanno testimoniato la volontà di procedere insieme verso un percorso comune a sostegno degli operatori turistici e del territorio. Sarà un percorso per tempi e per tappe. Per prima cosa un gruppo di lavoro provvisorio provvederà ad elaborare delle proposte a sostegno dell’idea di sviluppo dei turismi della Città- territorio. In secondo luogo, L’Aquila dovrà farsi capofila per tutti i Comuni del territorio ed entrare nel Sistema Turistico Locale del Gran Sasso che già rappresenta 25 Comuni e 145 imprenditori. Abbiamo inoltre condiviso la necessità della creazione di un calendario che racchiuda tutte le attività turistiche e culturali che si tengono sul territorio, per meglio orientare i visitatori e creare una proposta integrata. La nostra volontà è quella di dar vita ad una Città-territorio, ad un’idea nuova di attrazione condivisa, puntando anche ad implementare la rete dei collegamenti verso la nostra Provincia e verso le destinazioni turistiche. Le moderne tendenze del turismo evidenziano una crescente richiesta di diversificazione e di innovazione all’interno di contesti turistici omogenei ed integrati, caratterizzati da un’offerta complementare di beni storici, artistici, culturali ed ambientali, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato locale. Per questo, Regione, Provincia, Comuni ed imprenditori, ciascuno nel proprio ruolo, dovranno contribuire a determinare la funzione del turismo come fattore di sviluppo competitivo del territorio in un mercato globale dove la concorrenza si gioca non sulle singole imprese ma sulla più complessiva attrattività della destinazione turistica”.