L’Azienda Regionale per le Attività Produttive (ARAP) interviene e smentisce categoricamente il contenuto dell’articolo diffuso a mezzo stampa online lo scorso primo di agosto, da una testata sulmonese, sui cattivi odori provenienti dal depuratore di Santa Rufina al confine tra Sulmona e Pratola Peligna.
Nel testo, secondo l’ARAP, sarebbero riportate delle inesattezze espresse dal Consigliere di maggioranza del Comune di Pratola Peligna, Aldo Di Bacco; come, ad esempio, il fatto che il depuratore crei disagio agli abitanti.
ARAP, oltre a smentire nella maniera più secca e ad annunciare di aver subito intrapreso un’azione legale nei confronti di chi ha dichiarato e diffuso tali falsità; sostiene che presso la propria Sede non è mai arrivata alcuna segnalazione, né talaltre sono giunte all’ARTA o alla ASL, né alla Regione Abruzzo o alla Provincia dell’Aquila.
ARAP ricorda, inoltre, che lo scorso 15 giugno si è svolta una Conferenza dei Servizi presso il ‘Servizio Gestione Rifiuti’ della Regione, proprio allo scopo di effettuare una verifica tecnico-gestionale congiunta dell’Impianto tra gli Organi interessati: il risultato è stata la presenza di nessuna criticità.
“ARAP si è mostrata collaborativa con tutti gli Enti interessati suddividendo anche le due fasi della depurazione (biologica e chimico-fisica) così come prospettato dalla Regione. Non sussistono pertanto problematiche alcune per la salute pubblica“, si legge in una nota stampa diffusa dall’Azienda Regionale per le Attività Produttive.
“All’Impianto di Sulmona sono stati dedicati considerevoli investimenti da quando è in carica quest’ultima gestione ARAP, non solo finanziari e tecnici per un’ottimizzazione degli Impianti senza precedenti ma anche, specialmente, nell’applicazione delle norme tecniche. Non da ultimi al depuratore sono stati aggiunti un laboratorio interno per analisi chimiche più puntuali, e persino l’utilizzo di “deodorizzante” per evitare anche episodi capaci di arrecare fastidio a “qualche olfatto particolarmente sensibile”“, conclude ARAP.