La lunga conversazione intercorsa tra Cialente, i colleghi emiliani, i due assessori e i dirigenti comunali ha puntato prima sulla gestione della fase dell’emergenza e poi su quella successiva della ricostruzione. Il sindaco ha suggerito loro quelle che, secondo la sua esperienza, sono le cose da fare e quelle da non fare.
“La loro preoccupazione più grande – ha dichiarato Cialente – riguarda in primo luogo le scuole. Così come da noi, riportare i bambini a scuola significa evitare la diaspora. Mi hanno chiesto informazioni sui MUSP ed ho messo loro a disposizione un pool di tecnici del Comune, per fare dei sopralluoghi nei siti provvisori aquilani. Inoltre, ho consigliato loro di farsi inserire immediatamente in zona 1, vale a dire ad alto rischio sismico, perché anche la ricostruzione venga fatta con criteri adeguati alla sismicità del loro territorio che, purtroppo, si è scoperta essere molto alta”.
Il primo cittadino ha infine rinnovato la sua vicinanza alle popolazioni emiliane colpite dal sisma, confermando la sua disponibilità anche a nuovi incontri per chiarimenti o suggerimenti.
“Non appena la situazione si sarà un po’ calmata, andrò a visitare l’Emilia – ha sottolineato -; non voglio essere d’intralcio a chi sta lavorando intensamente ed in condizioni di disagio. Concorderò una data col Presidente Errani, quando lui lo riterrà opportuno”.