Nella mattinata di ieri gli uomini del commissariato di Sulmona hanno tratto in arresto, in esecuzione della Misura Cautelare della Custodia in Carcere disposta dal Gip presso il Tribunale di Sulmona, due giovani, entrambi sulmonesi di 25 anni, gravati da precedenti di polizia, poiché responsabili, in concorso fra loro, del reato di lesioni aggravate ai danni di un giovane di Bussi sul Tirino.
La notte del 15 aprile scorso, all’interno di un bar situato nel centro cittadino, a seguito di una lite scaturita per futili motivi consistenti nella priorità sull’ingresso in un bagno di servizio, il giovane di Bussi è stato aggredito con violenza, prima alle spalle e poi frontalmente dai due arrestati, riportando fratture nasali prima di darsi immediatamente alla fuga ed evitare peggiori conseguenze.
Lungo il tragitto che lo divideva dalla sua autovettura, il malcapitato ha incontrato una pattuglia della Squadra Volante a cui ha narrato di essere stato aggredito poco prima da due giovani.
Il giovane, accompagnato al locale Pronto Soccorso dai suoi familiari ed amici per essere sottoposto alle prime cure. ha riportato una prognosi ammontante, ad oggi, a 50 giorni.
A seguito dei fatti, il personale della Squadra Anticrimine, mediante la visione delle poche immagini estrapolate dal sistema di video sorveglianza di sicurezza del bar e, soprattutto, attraverso l’audizione degli astanti presenti al momento del pestaggio, dava inizio ad una complicata attività d’indagine che evidenziava elementi di colpevolezza nei confronti degli arrestati.
Grazie alle indicazioni dei testimoni si è riuscito a fare luce sulla violenta aggressione, tanto da poter rimettere una dettaglia informativa di reato, con acclusa richiesta di misure cautelari, accolta dall’autorità giudiziaria. La perquisizione domiciliare, espletata in sede di esecuzione delle predette misure, presso l’abitazione di uno dei due giovani, già noto alle forze dell’ordine per la commissione di numerosi reati, ha permesso di rinvenire un bilancino elettronico di precisione, una cospicua quantità di mannitolo (sostanza generalmente utilizzato per il “taglio” di cocaina), una modica quantità di marijuana ed altro materiale atto al confezionamento di sostanze stupefacenti, circostanza questa al vaglio degli inquirenti atteso che lo stesso, in passato, era rimasto coinvolto in vicende giudiziarie proprio per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti.
Lo stesso, già in data 20 Aprile 2017, è stato denunciato in stato di libertà dagli uomini dello stesso commissariato, per il reato di lesioni aggravate, per aver scagliato con violenza, al termine di una lite verificatasi in un bar del centro cittadino di Introdacqua, un bicchiere in vetro che colpiva in faccia un ragazzo del posto, causandogli importanti ferite.
I due arrestati dunque, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti presso la locale Casa di Reclusione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.