Nella foga del momento, l’uomo aveva grattato anche il codice di validazione del biglietto e quando si è rivolto ai Monopoli di Stato gli è stato risposto che il biglietto era nullo. A quel punto è stato inevitabile rivolgersi a un avvocato. Finalmente, il 15 marzo scorso gli è arrivata la comunicazione che l’assegno di due milioni di euro era pronto.