“Si provvederà al taglio delle piante pericolanti ed alla rimozione dei materiali” ha spiegato l’assessore comunale all’Ambiente Alfredo Moroni “per consentire alla gente di tornare a passeggiare in questi luoghi meravigliosi nelle condizioni di massima sicurezza. Il tutto, grazie al sostegno della Fondazione Carispaq, all’operato del Corpo Forestale dello Stato,
che ha fornito le necessarie indicazioni per il taglio delle piante, e al fondamentale apporto delle associazioni di volontariato, dell’Asm, della Polizia municipale e del settore Ambiente del Comune”.
In particolare, oltre al personale del Comune, all’assistenza fornita dalla Polizia municipale e alla fornitura di cassonetti da parte dell’Asm, le operazioni saranno effettuate con l’ausilio di mezzi e uomini delle associazioni Grisù, Pivec, Vapc, Cngei, Jemo ‘nnanzi, Prociv Arci, del Cai, del Soccorso alpino, dell’Ana “Gran Sasso” e dei gruppi alpini “Iacobucci” e “Aquila degli Abruzzi”.