L’istituzione di una figura di riferimento rappresenta un aiuto importante anche per le famiglie che possono accompagnare i loro bambini a scuola con maggiore tranquillità, sapendo di poter contare su volontari che li aiutano ad attraversare la strada o ad aspettare all’uscita l’arrivo dei genitori.
“Una figura importante quella del nonno per amico” ha commentato l’assessore Stefania Pezzopane “non solo dal punto di vista della partecipazione dei cittadini alla gestione della cosa pubblica, ma anche dal punto di vista umano, sul tema di una fiducia rinnovata nelle persone anziane che ancora possono e devono svolgere una importantissima funzione sociale. Anche da iniziative come queste si ricostruisce l’anima della Città che ha bisogno di essere coinvolta nella realizzazione di quegli equilibri sociali fondamentali perché le persone si sentano parte importante e fiera di una collettività” .
Infatti, attraverso la realizzazione del progetto “Un Nonno per Amico”, si garantisce ai volontari una partecipazione attiva alla vita sociale e culturale della comunità in cui vivono, recuperandone le esperienze di vita ed evitando fenomeni di emarginazione e condizioni di solitudine. Un ruolo, quello del nonno, che in accordo con le direzioni didattiche potrebbe concretizzarsi anche con la partecipazione a gite scolastiche, ad attività svolte durante l’orario di lezione al fine di creare incontri tra le generazioni, improntate al gioco come al racconto. Un servizio che può essere esteso anche al controllo, alla sorveglianza ed alla piccola manutenzione dei musei, della biblioteca e di tutti i Servizi della comunità, nonché ai servizi di piccola manutenzione nei giardini, nei parchi e nelle zone di verde pubblico comunale, anche co la realizzazione di oasi floreali.
I nonni impegnati nel progetto di vigilanza ed assistenza, verranno coperti da assicurazione Inail, dotati di beni strumentali e riceveranno un contributo mensile a titolo di rimborso spese.
Il progetto è riservato ai cittadini residenti pensionati di età da 57 a 75 anni, per i quali verrà istituito un albo specifico cui si accederà tramite una domanda che verrà pubblicata, a breve, sul sito del Comune dell’Aquila.
“In una città in cui molti legami si sono drammaticamente spezzati” conclude l’assessore “il coinvolgimento dei nonni amici provoca un ricco quanto fondamentale incontro tra generazioni. Si tratta di una occasione in cui si incontrano felicemente la politica del sociale e la politica della sicurezza”.