L’Aquila. È stato presentato questa mattina alle scuole pubbliche e private, nella sede dell’Assessorato all’Ambiente, il progetto-concorso “Educare all’ambiente, educare al futuro”.
Il progetto, promosso dal Comune dell’Aquila, in collaborazione con l’Ansas (Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica), ex Irre (Istituto Regionale ricerca educativa Abruzzo) e l’Asm, punta ad incentivare la realizzazione e la diffusione di percorsi di educazione ambientale con particolare riferimento alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
“Un’idea” ha dichiarato l’assessore all’ambiente Alfredo Moroni “che spero porti a risultati utili e soprattutto, un impegno importante sul territorio per la raccolta differenziata porta a porta sospesa a causa del sisma del 2009. Abbiamo ripreso il nostro percorso con degli incontri con la cittadinanza per la sensibilizzazione alla raccolta differenziata e inoltre abbiamo già consegnato dei kit per la raccolta porta a porta. Ora ci rivolgiamo alle scuole perché pensiamo sia fondamentale il momento formativo per l’educazione all’ambiente. In particolare, il nostro progetto, è rivolto agli alunni di quinta elementare di tutte le scuole ed ha il fine di trasferire questo nuovo approccio all’ambiente dalle scuole alle famiglie”.
“Il progetto prevede la partecipazione degli alunni e dei rispettivi docenti” ha spiegato il direttore ex Irre Abruzzo, Maria Teresa Di Risio “all’ideazione di una sceneggiatura per la realizzazione di un videoclip a tema, che i bambini dovranno realizzare all’interno della propria classe. È previsto inoltre un concorso mirato a premiare il progetto più meritevole. Ogni classe potrà partecipare anche con un progetto realizzato con disegni e didascalie che coinvolga almeno un soggetto adulto, al fine di favorire la partecipazione delle famiglie”.
“E’ un impegno importante” ha aggiunto Paola D’Ascanio, dirigente del servizio Energia, Ecologia e Patrimonio naturale “in quanto, il bambino educato al rispetto dell’ambiente oggi, sarà un cittadino che rispetterà l’ambiente domani. È un’idea che va a favorire la continuazione di un percorso già intrapreso prima del 6 aprile del 2009 e che va avanti nonostante le difficoltà del post sisma. L’Aquila può rinascere non solo dalle case, ma anche dal verde e questo è solo il primo dei tanti progetti che vogliamo proporre”.