Il prelievo multiorgano è stato effettuato, dalla mezzanotte fino alle 3, dalle équipe chirurgiche del Gemelli di Roma (fegato), dell’ospedale di Sulmona (cornee) e del centro trapianti di L’Aquila (reni).
L’uomo è giunto in coma lunedì scorso al presidio di Sulmona dove è stato ricoverato in serata nel reparto di rianimazione, diretto da Vincenzo Pace, a causa di una malattia neurologica acuta. Dopo 4 giorni il paziente è morto per complicanze dovute alla patologia.
Tutte le operazioni di prelievo d’organo sono state effettuate con tempestività e organizzazione, grazie all’attività di medici e infermieri della rianimazione e di tutto il personale di sala operatoria dell’ospedale di Sulmona.
L’uomo in vita aveva espresso la volontà di donare gli organi: un gesto nobile e altruistico grazie al quale sarà possibile salvare o migliorare le vite di altre persone.