L’Aquila, pagamento tasse: l’Inps vuole i soldi entro dicembre

tasse_genericaL’Aquila. Sarà un Natale a dir poco amaro per le imprese, i lavoratori e i pensionati dell’Aquila e dei comuni del cratere. Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono i rappresentanti di Confindustria, Ance, Apindustria, Cgil, Cisl, Uil e Ugl.

“A seguito del messaggio Inps del 22 novembre” spiegano “con cui l’Istituto previdenziale sostiene che la Legge di Stabilità trova applicazione solo a decorrere dal primo gennaio 2012, imprese e lavoratori del cratere, entro il prossimo 31 dicembre, dovranno versare, al 100 per cento ed in unica soluzione, le prime dodici rate relative alla restituzione dei contributi sospesi a seguito del sisma”.

Insomma, c’è qualcosa che non torna: dov’è finita la sospensione dei contributi? E perché entro il 31 dicembre l’Inps vuole 12 rate, tutte e subito? Una vera e propria “beffa”, denunciano le associazioni di categoria e i sindacati.

“Siamo di fronte all’ennesimo, scellerato, tentativo di mettere in ginocchio l’economia del nostro territorio” dicono “e, quindi, dovremo ancora mobilitarci per difendere i nostri diritti. Invitiamo tutti i nostri rappresentanti a prendere in mano la situazione e a trovare le possibile soluzioni al problema”.

A lanciare l’allarme è anche l’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili de L’Aquila, che parla di “un’interpretazione letteralmente allucinante e priva di ogni fondamento giuridico” e denuncia “il comportamento assolutamente scorretto dell’Ente di previdenza, circa la disposizione che prevede la restituzione dei contributi non pagati per effetto delle sospensioni nell’area del cratere”.

In sostanza “in barba alle disposizioni normative, l’ente comunica che a loro avviso la decorrenza di tale legge abbia effetto solo dall’anno 2012 e che pertanto per questa malsana ed elusiva interpretazione richiedono il pagamento delle 12 rate, precedentemente in scadenza fino a dicembre, senza decurtazione e in un’unica soluzione. Questo in contrasto con quanto previsto dalla “sorella” Inail la quale giustamente fa convogliare tutte le scadenze sospese nelle 120 rate e con la decurtazione del 60 per cento prevista dalla legge di stabilità”.

L’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di L’Aquila alza il suo urlo di protesta contro questa ignobile azione promossa dall’Inps, attivandosi nele sedi opportune per la verifica di

eventuali infrazioni o speculazioni del caso contro tutta la popolazione del cratere gravemente ancora ferita a seguito del sisma del 6 aprile 2009.

 

Il commento dell’on. Giovanni Lolli. “Ci troviamo di fronte ad una follia e ad una prova che quando le cose vengono fatte di fretta e all’ultimo momento si collezionano errori sulla testa dei cittadini. E’ stato reso noto a tutti che la sospensione sarebbe stata prorogata fino al 31 dicembre 2011 e che dal 1 gennaio 2012 si sarebbe cominciato a restituire quanto sospeso nella misura del 40 per cento e in 120 rate. Così deve essere. In queste ore sarò impegnato, insieme ai tanti che non vogliono che i cittadini aquilani vengano presi in giro, affinchè il nuovo Governo sia informato della situazione e possa rapidamente intervenire per porre rimedio agli errori commessi”.

 

 

 

 

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