Si comincia il 16 settembre con l’udienza relativa al crollo della palazzina di via D’Annunzio, in cui 13 persone hanno perso la vita. Tre le persone finite sotto accusa per omicidio colposo plurimo e lesioni, tra progettisti e realizzatori dell’opera.
Il 19 settembre sarà discussa la perizia disposta dal giudice sul crollo della palazzina al civico 79 di via XX Settembre (di fronte la Casa dello Studente) in cui sono morte nove persone e che vede sette indagati indicati dalla Procura quali presunti responsabili del cedimento della palazzina. Il giorno successivo sarà invece la volta dell’udienza più attesa, quella che vede imputati tutti e sette i componenti della Commissione Grandi Rischi che si riunì all’Aquila il 31 marzo 2009, sei giorni prima del terremoto che causò la morte di 309 persone. Agli imputati viene contestata una valutazione del rischio sismico “approssimativa, generica ed inefficace in relazione all’attività delle Commissione e ai doveri di prevenzione e previsione del rischio sismico”.
Il 7 ottobre prevista l’udienza del crollo della palazzina in via Sturzo 39, dove sono morte 21 persone. L’unico indagato per questo filone d’inchiesta è uno dei progettisti dell’edificio, oggi 85enne. IL 28 ottobre verrà discusso il crollo dell’edificio in via Roma 18, dove non ci furono morti, mentre il 5 novembre sarà la volta dell’udienza riguardante lo sbriciolamento della Casa dello Studente in cui sono morti otto giovani studenti universitari. Undici le persone sotto accusa.
Il 25 novembre verrà discusso il crollo dell’edificio in via Poggio Santa Maria, dove sono morte 19 persone e l’unico imputato è il committente dell’opera che ha 95 anni. Infine il 29 novembre riprende il processo per il crollo del Convitto Nazionale, in cui sono morti tre giovani studenti. Due gli imputati per questo filone d’inchiesta.