Canistro. Rispondono ai nomi del gruppo Norda acque minerali di Lecco dei fratelli Pessina titolari di marchi nazionali come la Sangemini e la Monticchio Gaudianello, tra l’altro editori dell’Unità, e dell’associazione temporanea d’impresa (Ati) composta dalla Bruni industry srl e dalla Edilcomar, che secondo alcune voci avrebbe alle spalle un gruppo arabo, i due partecipanti, fino ad oggi sconosciuti, al bando di gara per la concessione della sorgente Sponga di Canistro.
E’ quanto emerso dalla riunione pubblica durante la quale la commissione di gara ha aperto i plichi sui quali alla consegna non erano stati menzionate le denominazioni, cominciando il lavoro che dovrà portare all’aggiudicazione della concessione della preziosa e conosciuta acqua.
I concorrenti, tutti ritenuti dalla commissione “accoglibili e ricevibili”, sono quattro; accanto alle due citate, ci sono la Aqua srl dell’imprenditore avezzanese Mastrocesare e la Italiana Beverage, quest’ultima del gruppo Colella, società che controlla la Santa Croce spa che aveva la concessione prima del nuovo bando e che ha presentato ricorso al Tar contro il bando e che in corso da oltre un anno un pesante contenzioso con la braccio di ferro con la regione.
Nella prossima riunione, probabilmente il 12 gennaio, la commissione presieduta dalla dirigente del servizio Risorse del territorio e attività estrattive della Regione Iris Flacco, esaminerà la documentazione rispetto al requisito dell’ammissibilità. Successivamente, in un’altra seduta, verrà aperta la busta B per valutare la completezza documentale. Poi, sarà nominata la commissione di valutazione che dovrà aggiudicare l’ambita concessione.
“Vogliamo andare avanti molto speditamente”, ha spiegato la dottoressa Flacco al termine della riunione alla quale hanno partecipato una decina dei 75 lavoratori della Santa Croce, in mobilità ed avviati al licenziamento, che sono interessati all’esito della gara per un possibile riassorbimento.
Ma su tutta la procedura pende il pronunciamento del Tar al quale si è rivolta la Santa Croce, proprietaria dello stabilimento di Canistro e del marchio conosciuto a livello nazionale: i giudici amministrativi, dopo aver ordinato alla Regione di ricevere le proposte entro la scadenza del bando dello scorso 15 dicembre, ma di non esaminarle, nell’udienza del 21 dicembre scorso, alla luce della rinuncia alla sospensiva della società dell’imprenditore molisano Colella, hanno fissato l’udienza di merito il prossimo 8 febbraio. Giorno, secondo quanto stimato, le procedure per l’assegnazione saranno ancora in corso.