I proprietari, se individuati, oltre alla denuncia penale rischiano 9000 euro di multa per ogni capo incustodito.
In passato alcuni incidenti in Abruzzo tra autovetture e cavalli allo stato brado si sono rivelati mortali, con impossibilità di risalire al proprietario degli equini. La stima annuale attesta che gli incidenti gravi e meno gravi sono oltre 400.
“Abbiamo voluto mettere un freno a tale pratica – ha dichiarato il Comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato di L’ Aquila Gualberto Mancini – alla luce degli innumerevoli incidenti automobilistici provocati dai cavalli, nonché per evitare che la filiera della tracciabilità delle carni equine fosse interrotta e per gli ingenti danni ambientali che provocano alla rinnovazione naturale del patrimonio forestale. Operazioni dello stesso tipo verranno ripetute, in altri comuni della provincia di L’Aquila, al fine di salvaguardare la salute pubblica, la vita degli automobilisti e degli animali”.