Il ragazzo, ricoverato presso una struttura residenziale psichiatrica connessa al C.I.M. (Centro di Igiene Mentale), durante la notte rapinava le due operatrici in servizio e poi costringeva una delle due malcapitate a seguirlo a bordo dell’auto della stessa.
Questa mattina il giovane è stato rintracciato ad Avezzano, presso la casa dei genitori, luogo che era stato attentamente controllato dagli operatori della Polizia di Stato fin dalle prime luci dell’alba.
Inoltre, in base ad i primi accertamenti effettuati dagli investigatori del Settore Anticrimine del Commissariato, il fermato, durante la fuga, teneva un comportamento particolarmente brutale nei confronti della vittima, che veniva ferita ripetutamente mediante un coltello da cucina e poi violentata.
La donna è poi riuscita a sottrarsi al suo persecutore ed ha chiesto aiuto agli abitanti di una casa che si trovava lì vicino, in una zona isolata della parte nord di Avezzano, mentre il giovane faceva perdere le sue tracce.
Gli operanti, tenuto conto della pericolosità del soggetto ricercato e temendo la reiterazione di altri episodi di violenza, ha fin da subito profuso un grande sforzo per addivenire al rintraccio dello straniero.
Si è così ricostruito che il fuggitivo si era avviato verso Sora e che solo a seguito di un incidente aveva deciso di far rientro nella propria abitazione.
Gli elementi forniti al magistrato di turno hanno determinato un quadro indiziario tale che, unito al pericolo di fuga del soggetto, ha permesso di procedere al fermo di polizia giudiziaria.
Il giovane è stato dunque accompagnato presso la Casa Circondariale di Avezzano, a disposizione dell’autorità giudiziaria.