Si tratta di un macchinario digitale a 16 strati che sostituisce il vecchio (a un solo strato) e consente di portare a standard elevati la diagnostica per immagini di alcune prestazioni.
All’inaugurazione della nuova Tac, tenutasi ieri pomeriggio, erano presenti, tra gli altri, l’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, il Manager della Asl Rinaldo Tordera, il direttore sanitario aziendale Teresa Colizza, il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, il direttore di radiologia, Rinaldo Mariani e il direttore di presidio Maurizio Masciulli.
La nuova Tac, oltre agli esami di routine che già si effettuano, segnerà un salto di qualità per quel che riguarda alcuni tipi di accertamento da attivare a breve. Per la colonscopia ad esempio, si passerà dall’investigazione tradizionale (esplorazione del colon tramite l’introduzione di una sonda) a un sistema di indagine completamente digitale.
Il nuovo macchinario, costato circa 250.000 euro, permetterà di effettuare la colonscopia virtuale attraverso un sofisticato programma, quindi senza alcuna invasività. Il personale del servizio di radiologia dell’ospedale di Castel di Sangro è già impegnato nella specifica formazione professionale necessaria per acquisire le conoscenze sull’utilizzo questo tipo di applicazione.
L’investimento della Asl sulla radiologia dell’ospedale di Castel di Sangro, peraltro, rende possibile già adesso compiere accertamenti in altri ambiti. Infatti la Tac viene impiegata anche per la diagnosi delle complicanze del diabete sugli arti inferiori.
In particolare, si possono effettuare esami per valutare lo stato dei vasi sanguigni del cosiddetto piede diabetico, al fine di individuare al meglio i punti delle ostruzioni vascolari.
La nuova Tac è stata collocata in uno spazio rimesso a nuovo, situato vicino al pronto soccorso dell’ospedale, dotato di impianto di climatizzazione e ricambio d’aria, in cui sono stati compiuti interventi di adeguamento con una spesa complessiva di circa 100.000 euro.
La Tac appena acquistata, peraltro, si aggiunge a un altro nuovo macchinario di cui si è dotata la radiologia, entrato in funzione il 3 ottobre scorso: si tratta del Dentalscan per ricostruzioni digitali di ossa mandibolo-mascellari.
“La programmazione regionale”, ha detto l’assessore regionale alla sanità, Paolucci, “anche in deroga ai tassativi criteri della normativa nazionale, ha salvaguardato il presidio di Castel di Sangro per la sua peculiare vocazione territoriale.
Stabilito il ruolo dell’ospedale all’interno della cornice programmatica, il presidio viene ora progressivamente arricchito da atti di gestione e l’acquisizione di nuove e moderne apparecchiature, come la Tac appena inaugurata, è una delle tappe per potenziare il settore della diagnostica per immagini”.
Parole di soddisfazione anche da parte del manager della Asl, Tordera.
“La disponibilità di questo nuovo macchinario”, dichiara il direttore generale, “arricchisce la dotazione tecnologica del presidio e si aggiunge agli altri, recenti investimenti, tra i quali l’entrata in funzione del dentalscan.
L’opera di potenziamento tecnologica avrà ulteriore seguito, dando la possibilità all’ospedale di svolgere un ruolo importante anche per le numerose presenze di turisti bisognosi di assistenza”.