L’Aquila. Tornano a protestare gli imprenditori del cratere le cui attività sono ferme a causa del sisma. Un folto gruppo denuncia ritardi, infatti, da due anni le pratiche per l’indennizzo dei beni strumentali danneggiati dal sisma sono bloccate negli uffici del Comune dell’Aquila. Secondo una stima le pratiche la cui istruttoria è completa sarebbero 400.
Secondo gli imprenditori si tratterebbe di istanze ”per molte delle quali sono state chieste fino a tre integrazioni di documenti, che non vengono evase perché mancherebbe la firma del dirigente. Non si capisce perché stia accadendo tutto questo da settimane ci dicono che è tutto a posto ma di fatto queste pratiche non vengono trasferite agli uffici per il commissario per la ricostruzione che deve assegnare i fondi necessari. Anzi, da quegli uffici ci hanno detto che dal comune non arriva documentazione dalla fine dello scorso mese di dicembre”.
La protesta è nata perché “queste risorse sono fondamentali per la ripresa delle attività, alcune anche nel centro storico dell’Aquila, in quanto servono per l’acquisto di nuovi macchinari e apparecchiature indispensabili per la ripresa della produzione. Per ora – concludono gli imprenditori – anche questo esile filo di speranza per il rilancio economico viene meno perché qualcuno non firma”.