L’Aquila. E’ iniziato questa mattina il primo processo della maxi inchiesta sui crolli, quello della palazzina in via generale Francesco Rossi a L’Aquila nel quale morirono 17 persone.
Il giudice Unico del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella, ha esaminato prima la questione relativa alla richiesta di costituzione di parte civile del Comune di Torre Dei Passeri, in cui risiedevano alcuni degli studenti morti nel crollo della palazzina. La richiesta è stata però rigettata dal magistrato.
Altra questione molto dibattuta in aula dalle parti civili è stata quella sulla citazione in giudizio dell’amministratore pro tempore dell’edificio crollato e di tutto il condominio, ma anche in questo caso le richieste sono state rigettate dal giudice. L’udienza è andata avanti con la consegna da parte del pubblico ministero e delle parti del processo delle perizie, delle testimonianze e altra documentazione. Dopo una visione del materiale probatorio in mano al pm, gli avvocati hanno chiesto e ottenuto che dal fascicolo del giudice fossero estromesse alcune denunce, le consulenze tecniche dei consulenti tecnici del pm, alcune delle relazioni effettuate nell’immediatezza dalle sezioni di polizia giudiziaria che avevano operato e le sommarie informazioni rese dall’amministratore pro-tempo dell’edificio. Sono invece entrate nel fascicolo dibattimentale i verbali delle operazioni di soccorso e rimozione delle macerie.
I legali degli imputati hanno infine chiesto al giudice unico l’avvio di una super perizia. Su questo punto il giudice si è riservato di decidere non prima di aver ascoltato i consulenti del pm. Infine sono state calendarizzate le prossime udienze. Si parte il 6 maggio con l’escussione delle parti offese, mentre il 13 maggio verranno sentiti i medici legali e la polizia giudiziaria operante. Il 23 maggio verranno sentiti dieci consulenti tecnici del pm.
Il 30 maggio si continueranno ad ascoltare gli eventuali e ultimi consulenti tecnici del pm e i primi testimoni delle parti civili. Per il “sito ecatombe” sono chiamati in giudizio l’ingegnere aquilano Diego De Angelis, che fu direttore dei lavori e l’amministratore del condominio Davide De Angelis, oltre al collaudatore e titolare dell’impresa che 12 anni fa fece i lavori, Angelo Esposito. Le accuse sono di omicidio colposo, lesioni e disastro colposo.