Questa storia, infatti, è stata raccontata a Forum, storica trasmissione televisiva condotta da Rita Della Chiesa. I due, in realtà, sono degli attori, lei di Popoli, lui di un paese in provincia di Chieti, ma non è qui l’anomalia. A scatenare numerose polemiche, che hanno incendiato il web e la piazza aquilana, sono state le descrizioni della vita cittadina narrata in primis dalla donna.
“Hanno riaperto tutte le attività manca solo la mia. Stanno pure ricostruendo, anzi, dobbiamo ringraziare qualcuno che non ci ha fatto mancare niente. Vorrei ringraziare il presidente Silvio Berlusconi. Nessuno sta in mezzo la strada tutti hanno le case con i giardini, i garage. La gente lavora, le attività stanno riaprendo”. Una scena idilliaca e quasi surreale. Diversa, invece, è stata la versione dell’ex marito: “Il centro è tutta una maceria”. Ma questa frase non riesce a fermare la donna: “negli hotel ci sono 3-400 persone, mangiano, bevono a spese dello Stato e non pagano niente”.
“Quello che dice lei è assolutamente sbagliato” dice una ragazza seduta tra il pubblico, che ben conosce la realtà aquilana.
La rabbia esplode, però al termine della puntata, quando in una mail di una telespettatrice si legge: “Mia sorella è stata tanto tempo a L’Aquila con la Protezione civile e c’è gente che sta approfittando della tragedia. Ci sono sicuramente due anime dell’Aquila, in questo momento”.
Sdegno. Rabbia. Dolore. Tutto questo si è scatenato tra gli aquilani. Quelli veri. E, per loro, prende la parola l’assessore comunale ed ex presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, che ha scritto una lettera alla conduttrice tv.
“Gentilissima dottoressa Dalla Chiesa le scrivo, da donna a donna, in ragione della stima che da sempre nutro nei suoi confronti, come persona e come professionista, nella certezza di trovare riscontro e comprensione. Lei, da persona che ha avuto un’esperienza così forte del dolore, potrà comprendere il disagio mio e di tutti i cittadini aquilani, dopo la puntata di “Forum” andata in onda ieri. Durante la trasmissione persone che, mi risulta, nulla hanno a che vedere con L’Aquila, hanno parlato della situazione attuale, facendone un quadro distorto e assolutamente non veritiero. Noi tutti che, a due anni dal sisma, di cui a giorni andremo a commemorare l’anniversario, viviamo quotidianamente il dramma e la desolazione di vedere la nostra città distrutta e abbandonata, ci sentiamo offesi e presi in giro. La nostra, oggi, è un’esistenza precaria, in case provvisorie e scuole promissorie, senza i nostri luoghi, i nostri spazi, la nostra stessa identità di comunità che fatica a ritrovarsi. Gli anziani giocano a carte sotto le pensiline degli autobus e i bambini hanno, come spazio di gioco, solo i centri commerciali. L’economia è al tracollo, l’occupazione in affanno e temiamo che i nostri giovani abbandonino la città se non partirà la ricostruzione, non solo quella strutturale, ma anche quella sociale ed economica. Come amministrazione comunale facciamo il possibile e anche di più, ma non è facile senza una vera autonomia, poiché il potere di decidere è nelle mani dei commissari, e senza certezza di fondi, che arrivano con il contagocce anche per l‘assistenza alla popolazione. La città che vive quotidianamente tutto questo, con famiglie che hanno perso il lavoro e devono pagare i mutui sulle case crollate, si è sentita ferita e vilipesa. Per questo la invito a venire a L’Aquila per vedere con i suoi occhi come si vive qui e che cos’è stato il nostro terremoto. Sono certa che il suo sguardo di giornalista acuta e intelligente e la sua sensibilità di donna sapranno cogliere e comprendere la realtà dei fatti e restituire la giusta verità al nostro dramma”.
Il link della puntata: http://www.video.mediaset.it/video/forum/full/217181/venerdi-25-marzo-canale-5.html#tf-s1-c1-o1-p1