Nei giorni scorsi il servizio Neurologia del San Salvatore, che si occupa anche della sclerosi multipla, si è dotato di nuovi locali, annessi al reparto che si trova nell’edificio L2, che consentono ora di trattare al meglio i malati in un luogo organizzato e separato dal reparto.
La nuova location del centro di sclerosi multipla dispone di circa 80 metri quadrati che comprendono 4 stanze in cui, oltre alla somministrazione delle terapie, c’è la possibilità di assistere il malato tramite lo psicologo, figura di recente ingresso alla neurologia di L’Aquila e che riveste un’importanza fondamentale alla luce della delicatezza degli aspetti legati alla malattia.
La possibilità di disporre di uno spazio ad hoc, distinto dall’edificio in cui si trova il reparto e con ingresso autonomo per assicurare il massimo della privacy del malato, assume un’importanza cruciale alla luce degli standard di qualità adottati e del crescente volume di attività.
L’Aquila, infatti, negli ultimi 2 anni ha registrato un notevole incremento del numero di malati, al punto che sono quasi raddoppiati. Un forte aumento dovuto alla maggiore incidenza della malattia oltreché all’affidamento alla Neurologia del San Salvatore di importanti quote di pazienti, in precedenza gestiti da centri di altre province.
Attualmente sono circa 700 i malati con sclerosi multipla che vengono seguiti da Neurologia di L’Aquila, oltre 300 ricoveri l’anno in day hospital e 1.600 accessi, alla media di oltre 5 al giorno per terapie, visite e controlli.
L’età media dei malati è sui 30 anni ma ce ne sono anche di 14-15. Dei 700 pazienti complessivi, 230 arrivano da altre regioni come Marche, Emilia Romagna, Umbria e Lazio, con una mobilità attiva che negli anni aumenta di continuo e che è il risultato di una reputazione professionale costruita negli anni e che viene oggi alimentata da uno staff di prim’ordine.
Sul piano delle terapie il servizio neurologia, al pari di altri centri d’eccellenza italiani, è molto avanzato tanto che utilizza tutti i farmaci approvati per la patologia, tra cui uno nuovo che si chiama Lemtrada.
“In base agli studi clinici effettuati”, dichiara il prof. Carmine Marini, direttore della clinica neurologica, affiancato dal dr. Rocco Totaro, “questo nuovo farmaco è in grado di portare alla stabilizzazione della malattia oltre il 90% dei malati di sclerosi multipla.
Nel centro di L’Aquila, peraltro, vengono utilizzati in via sperimentale farmaci innovativi tra cui l’ocrelizumab e il ponesimod. Tutti questo prodotti vanno somministrati e gestiti con estrema perizia professionale e richiedono la presenza di infermieri altamente specializzati. Al proposito, disponiamo di due unità infermieristiche che hanno fatto un percorso di alta formazione in centri italiani deputati a questo tipo di formazione”.
I nuovi orizzonti terapeutici, avviati al San Salvatore, si integrano con una strumentazione al passo con le moderne tecnologie, come la risonanza magnetica 3 tesla, in dotazione a neuroradiologia, acquistata un anno fa, che permette di compiere controlli più accurati della patologia.