L’Udu in questi mesi si è più volte mobilitata per contestare l’indifferenza della Regione e l’operato del presidente Gianni Chiodi e dell’assessore Paolo Gatti, anche con la manifestazione del 17 novembre davanti alla sede della Regione, dove una delegazione di studenti non è stata ricevuta, ma invitata ad un incontro il 22 novembre.
In questo incontro, Gatti aveva garantito che l’Adsu avrebbe ottenuto entro breve tempo i fondi per soddisfare tutte le domande di borsa di studio.
“Non solo questo fondo non è arrivato” scrive l’Udu “ma addirittura assistiamo ad un taglio indiscriminato ad un fondo emergenziale destinato all’Azienda per il Diritto allo Studio di un territorio colpito da un evento sismico di così grave portata”.
Il 2 luglio scorso, infatti, la Regione Abruzzo comunicava che “il Ministero, in considerazione degli eventi sismici che hanno interessato il territorio abruzzese, al fine di garantire il conseguimento della borsa di studio agli studenti idonei iscritti nelle università abruzzesi, e in particolare in quella di L’Aquila, ha destinato una quota aggiuntiva di 3.196.172,49 euro da erogare alla provincia di L’Aquila”.
Il 29 novembre lo stesso protocollo è stato disatteso con una nuova comunicazione inviata alle tre Aziende per Diritto allo Studio da parte della Regione, dove si ritrattava interamente la precedente destinazione della quota, decidendo la ripartizione del fondo Miur di 2.551.665,62 euro, il 50% all’Azienda per il diritto agli studi universitari de L’Aquila; il restante 50% ripartito in parti uguali tra le aziende D.S.U. di Chieti, L’Aquila e Teramo.
“Siamo indignati dell’operato del presidente Chiodi e dell’assessore Gatti, i quali hanno disatteso le promesse fatte nella riunione sopra citata, continuando a dimostrare totale incompetenza in materia di diritto allo studio e disinteresse verso la ripresa dell’Aquila città universitaria, non investendo su alcun tipo di servizio sulla popolazione studentesca. Chiediamo pertanto che la quota in questione venga destinata per intero all’Adsu L’Aquila, come da disposizione ministeriale, e invitiamo nuovamente l’assessore Gatti a dimettersi dal suo ruolo, in quanto ha dimostrato ancora una volta la sua totale inettitudine, incapacità e disinteresse in materia di diritto allo studio”.
”Se questo inspiegabile silenzio da parte del presidente Chiodi dovesse continuare, mi vedrei costretto a portare la questione all’attenzione del Consiglio regionale”. Lo annuncia il vice presidente vicario del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giorgio De Matteis che torna sulla vicenda del riparto del Fondo integrativo, destinato al finanziamento delle borse di studio degli studenti dell’Università dell’Aquila, modificato a favore degli altri atenei abruzzesi dopo l’intervento dell’assessore all’Istruzione, Paolo Gatti, di cui De Matteis aveva chiesto le dimissioni.
”Evidentemente Chiodi continua a sottovalutare il problema, che conosce da due mesi, e, nonostante le ripetute sollecitazioni, non risultano ancora provvedimenti tesi alla soluzione”. De Matteis torna, dunque, ”a chiedere formalmente e pubblicamente al presidente Chiodi una risposta chiara ed inequivocabile sull’argomento; il suo silenzio è infatti clamoroso e ingiustificabile”.