L’uomo è accusato, assieme alla moglie, al figlio e alla sua fidanzata, di aver ottenuto un alloggio del progetto Case presentando documenti falsi alla Struttura per la Gestione dell’Emergenza (Sge).
Il consigliere, però, non avrebbe mai occupato realmente l’abitazione, lasciata al figlio e alla fidanzata, che contemporaneamente erano anche destinatati di contributo di autonoma sistemazione.