Ad annunciarlo sono stati i rappresentanti della Sidief, la società immobiliare proprietaria del complesso, attraverso il presidente Mario Breglia e il consigliere e direttore generale Carola Giuseppetti.
Il complesso residenziale, edificato dalla Banca d’Italia negli anni Quaranta all’interno delle mura antiche, ricade nella zona rossa e, ad oggi, 164 alloggi (su un totale di 251) sono agibili: alcuni edifici sono già stati ristrutturati mentre altri richiedono ristrutturazioni profonde e sono completamente inagibili e c’è una concentrazione degli abitanti soltanto nelle aree già rimesse a nuovo.
Il primo intervento consisterà nella dismissione di due palazzine in via Giovanni XXIII, colpite gravemente dal sisma e totalmente da ristrutturare, i cui proventi contribuiranno a finanziare le altre iniziative di riqualificazione.
Le palazzine si compongono una di quattro piani fuori terra e un piano interrato, con otto unita’ abitative, l’altra di quattro piani fuori terra e due piani interrati, con dieci unità abitative. A breve sul sito di Sidief sarà pubblicato l’invito a manifestare l’interesse all’acquisto.
Fra le altre proposte, la riqualificazione degli immobili locati, interventi di efficientamento energetico (ad esempio centrali termiche di ultima generazione), piccoli interventi sugli spazi comuni, riqualificazione delle strade. Lo stanziamento previsto, nel primo triennio, e’ di circa un milione di euro.
Si lavorerà anche sul sistema di illuminazione stradale consortile, sostituendo con tecnologia led l’attuale sistema tradizionale, su più di cinquanta lampioni. Sono previsti interventi di riqualificazione e perfezionamento delle aree a verde, con l’ideazione di spazi attrezzati dedicati ai residenti di tutte le fasce d’età.
E’ previsto, tra l’altro, un concorso di idee rivolto agli studenti, per la riqualificazione degli immobili del Quartiere e per l’individuazione di nuove funzioni, pubbliche e private. “Il quartiere – ha detto Breglia – rappresenta un valore per la nostra società e ha un particolare rapporto con la città. Riteniamo importante continuare a mantenerlo attivo e abitato”.