Gli agenti hanno sorpreso nel sonno 29 cittadini stranieri, in prevalenza maghrebini e rumeni, che non hanno opposto resistenza e sono stati condotti negli Uffici della Questura per gli accertamenti relativi alla loro presenza in questo territorio e all’eventuale sussistenza di rapporti di lavoro regolari o di fatto nell’aquilano.
L’operazione è stata eseguita dagli agenti della Squadra Volante, dell’Ufficio Immigrazione e della Squadra Mobile, mentre agli operatori della Polizia Scientifica è toccato anche il compito di documentare con foto e filmati le pessime condizioni igieniche in cui versavano i luoghi.
Particolarmente critica è risultata la situazione di Piazza D’Armi dove, negli spogliatoi, inagibili a seguito del sisma, erano accampate numerose persone, in condizioni di estremo degrado e senza servizi igienici.
Un arresto, un denunciato e 15 fogli di via. Dopo i controlli in Questura gli agenti hanno arrestato un cittadino marocchino B.S. di 39 anni, per inottemperanza all’ordine del Questore di Torino di lasciare il territorio nazionale. M.R.S., rumeno di 30 anni, è stato denunciato per non aver ottemperato al rimpatrio con foglio di via obbligatorio emesso da questa Questura nello scorso mese di agosto, in quanto vi ha fatto ritorno nonostante il divieto.
I restanti 27 cittadini stranieri sono risultati in regola con la normativa sul soggiorno, ma di questi solo 6 erano in possesso di un regolare contratto di lavoro. Per 15 soggetti verrà irrogata la misura del rimpatrio con foglio di via obbligatorio, con divieto di fare ritorno a L’Aquila per i prossimi tre anni.