Cala la popolazione residente a Sulmona. Nella città dei confetti e di Ovidio i residenti sono ormai al di sotto delle 25mila unità. Un calo demografico costante nel tempo, soprattutto negli ultimi tre anni.
Ma se si torna indietro di almeno dieci anni ci si accorge come Sulmona abbia perso più di un sesto della popolazione, passando da 30 mila a meno di 25 mila abitanti. Una situazione preoccupante per una città, la più importante della Valle Peligna, che continua a svuotarsi. Nei primi otto mesi del 2015 il saldo è negativo: all’anagrafe mancano 129 residenti.
Un dato non legato solo alla mortalità, ma anche ad vero e proprio trasferimento in altri Comuni. Ad oggi sono 24mila 726 i residenti a Sulmona e se il trend dovesse essere confermato anche per questo anno, entro la fine del 2016 all’appello potrebbero mancare altri 200 cittadini. Per il primo cittadino ovidiano Peppino Ranalli le cause dello spopolamento sono legate a due fattori determinanti: la mancanza di aziende che garantiscano occupazione e la perdita di una serie di servizi e presìdi sanitari.
A lasciare Sulmona sono soprattutto i giovani, un terzo dei quali preferisce trasferirsi nella capitale e nelle città della costa dove le opportunità di lavoro sono maggiori che nell’entroterra peligno. La ricetta per fare in modo che i giovani restino a Sulmona è quella di adottare misure necessarie affinché gli imprenditori tornino ad investire. Serve però il supporto logistico della Regione e del Governo centrale per rilanciare la Valle Peligna. Senza un piano di azione Sulmona continuerà lentamente a svuotarsi.