Pacentro. Duecentonovantamila euro di fondi pubblici: a tanto ammonta il “sogno” del Comune di Pacentro di dotarsi di una zipline, un “volo dell’angelo”, una corda tesa nell’aria per mille metri per far provare l’ebbrezza del volo.
‘Un’idea da realizzare nel parco, anzi, direttamente dal parco, visto che l’Ente Parco dovrà appaltare ed assegnare entro il 31/12/2015, pena la perdita del finanziamento, il progetto redatto dal Comune di Pacentro. In realtà le procedure vanno avanti da tempo e potevano essere perfezionate con tutta tranquillità.
Invece la fretta rischia di essere cattiva consigliera, in quanto, da un primo esame degli atti a nostra disposizione, risulta che:
a)l’Ente Parco della Majella ha rilasciato un nulla osta a firma del suo presidente, Iezzi. Ebbene, è noto che gli atti amministrativi devono essere sottoscritti non dalla parte politica dell’ente ma da parte di quella tecnica (direttore o dirigenti). Poteva farlo?
b)Né nel nulla osta dell’ente parco né nella Delibera 85 del 2 dicembre 2015 del Comune di Pacentro si richiama l’esistenza dello Studio di Incidenza Ambientale che è obbligatoria per tutti gli interventi che potenzialmente possono incidere sulle specie protette.
Ora, è fatto noto che tendere una fune per oltre 1.000 metri in aria in una zona ad elevata presenza di specie di avifauna protetta, dall’Aquila reale al rarissimo Lanario passando per il Falco pellegrino, è il modo peggiore per gestire il patrimonio faunistico così vulnerabile e protetto a livello comunitario. Generici riferimenti ad interventi di mitigazione sono del tutto inutili in assenza di approfondimenti tecnici adeguati e, ripetiamo, obbligatori per legge’, dichiara in una nota la Stazione Ornitologica Abruzzese, che qualora il progetto dovesse andare avanti, provvederà ad inoltrare un formale esposto alla Procura competente nonché a segnalare quanto sta avvenendo alla Commissione Europea affinché valutino la regolarità del procedimento.