Montereale. Attingere dai fondi europei per bonificare la vecchia Fornace di Montereale ed eliminare le macerie del terremoto ancora contaminate. E’ la proposta firmata Ona (Osservatorio nazionale sull’amianto) per tentare di risolvere gli annosi problemi emersi nel corso del convegno che si è svolto lo scorso 12 dicembre a Montereale.
Infatti, nell’accordo di partenariato Italia-UE per la programmazione dei fondi 2014-2020 è prevista la possibilità di smaltire l’amianto e ristrutturare il patrimonio edilizio, anche con finalità di risparmio energetico.
Il disco verde è arrivato dalla Commissione Europea che ha aperto all’uso dei Fondi strutturali e d’investimento europei, in gestione concorrente, per sostenere la rimozione di amianto dagli edifici “purchè- spiega la commissaria UE alle Politiche regionali Corina Cretu – “sussistano evidenti legami con le priorità di investimento elencate nei programmi nazionali o regionali”.
L’Europa adesso tende una mano a Comuni e Regioni, affinchè possano sfruttare questa possibilità che finora era stata esplorata solo in minima parte. Infatti, nonostante sia stato concesso all’Italia di prevedere la rimozione dell’amianto tramite bandi appositi nei diversi Programmi Operativi a valere sul FESR, sono ancora pochissimi i Comuni in cui la mappatura degli edifici con amianto è stata completata.
Un uso intelligente ed eco-sostenibile dei fondi – afferma l’Ona – è un mezzo per arginare i rischi legati alla salute, ma anche per favorire la crescita occupazionale e ridurre il consumo di suolo.
E’ un’occasione d’oro per Comuni e Regioni: i fondi europei possono essere usati per bonificare l’amianto dagli edifici pubblici. L’Osservatorio Nazionale sull’Amianto auspica che le pubbliche amministrazioni utilizzino tutti gli strumenti tecnico-normativi e politico-istituzionali al fine di poter procedere ai piani di bonifica, per evitare così future esposizioni ad amianto e le relative patologie asbesto correlate.
L’Ona, attraverso i suoi dipartimenti tecnici, tende la mano a tutte le pubbliche amministrazioni per rendere ogni supporto necessario a poter utilizzare questi strumenti finanziari. “E’ assolutamente necessario che le amministrazioni locali e il governo centrale si adoperino per intercettare gli strumenti messi in campo dall’Europa – dichiara l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Ona – e l’associazione rende ogni disponibilita’ in tal senso”.