L’Aquila, terremoto e psiche

terremoto_caseL’Aquila. Il 20% dei bambini che hanno subito il terremoto, rivive ogni notte quel momento, con stati di ansia, paura, senso d’impotenza e di orrore. E’ il risultato di una ricerca promossa dall’ordine dei Ministri degli Infermi-Camilliani, presentata questa mattina all’Ospedale Bambino Gesù di Roma.

La ricerca è inserita in un più ampio progetto, denominato Rainmbow, portato avanti in collaborazione con l’ospedale pediatrico e la Caritas Italiana, su un campione di oltre 7mila bambini di età compresa tra i 6 e i 14 anni per verificare gli effetti dello stress postraumatico causato dal terremoto.

“Un progetto importante” ha detto Stefano Vicari, responsabile Neuropsichiatria del Bambino Gesù “realizzato con medici del luogo e organizzato su due fasi. La prima prevedeva la compilazione di singole schede, da parte dei medici pediatri, per ogni singolo caso riscontrato, mentre nella seconda fase si sono rilevati, attraverso la consultazione delle schede, i bambini bisognosi di una terapia. Nella città dell’Aquila circa il 20% dei bambini ne è stato colpito, percentuale scende al 10% nella provincia del capoluogo abruzzese”.

In rappresentanza di Mons. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare della Diocesi de L’Aquila, ha portato il saluto don Ramon Mangili, direttore della Caritas diocesana.

La conferenza è stata anche l’occasione per presentare il Centro minori “Stella Polare” realizzato in località Torretta, a L’Aquila, su un terreno messo a disposizione dalla Curia. Una struttura di 160 mq all’interno della quale sarà attivato un servizio di diagnosi e cura del disturbo post traumatico da stress.

 

 

 

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